È morta la storica guaritrice di campagna: le visioni e il botoo riscaldato passato sul corpo

È morta la storica guaritrice di campagna: le visioni e il botoo riscaldato passato sul corpo
SAN STINO - E' morta la guaritrice di San Stino. Caterina Zulianello aveva 98 anni. Il decesso l'altra sera in Fondazione Fratelli Zulianello, la casa di riposo dove...

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SAN STINO - E' morta la guaritrice di San Stino. Caterina Zulianello aveva 98 anni. Il decesso l'altra sera in Fondazione Fratelli Zulianello, la casa di riposo dove era ospite da oltre 7 anni. Una vita intensa, fatta di fatica e di tanta umanità, quella che ha sempre dimostrato nei confronti di chi le chiedeva aiuto.




Una vita segnata anche da eventi misteriosi. Caterina una volta raccontò che allo scoppio del secondo conflitto mondiale le capitò un fatto straordinario. Ebbe una visione. Le apparve una luce intensa, un cuore palpitante e l'emozione fu incontenibile. Da quel momento, per oltre 60 anni nella sua abitazione di via Annia, l'antico stradone di epoca romana ad un passo dalla sua casa, Caterina ha esercitato per gli altri l'arte della salute fondata sulla sua straordinaria fede nel divino e nell'uomo. E' così che è diventata la guaritrice di campagna. Quando praticava, teneva in mano un botoo (tutolo) della pannocchia riscaldato. Lo incrociava molte volte nella zona dolorante del corpo del paziente, senza  toccarlo, pronunciando preghiere ed invocazioni. Per la sua azione usava anche una candela. Generazioni di sanstinesi e non solo, ricorrevano alla Catineta, ogni ora del giorno e della notte, nel tentativo di risolvere varie patologie. Poi, c'era chi ritornava da Caterina per ringraziarla attribuendo alla sua intercessione la guarigione raggiunta. La guarigione del corpo per Catineta era solo l'aspetto più evidente della sua missione di vita. Abitualmente, la sua casa era anche ritrovo di persone in cerca di risposte esistenziali. Esemplare, sempre serena, le piacevano i canti popolari di un tempo - ricorda Mauro Segatto, direttore della casa di riposo - era amorevole e disponibile per chi soffriva e cercava aiuto. Un esempio da seguire. Agisci per il bene - era il pensiero di Caterina ora riportato nell'epigrafe - sogna la felicità, tieni il senso del tempo. La Catineta scriveva i suoi pensieri di religione, politica, filosofia e di argomenti di attualità in un quaderno che teneva con molta cura sopra il tavolo del cucinino. Era amica di Romano Pascutto, poeta e scrittore, con il quale intratteneva corrispondenza. La vita straordinaria di Catineta è diventato il saggio narrazione, pubblicato nel 2007, La guaritrice di campagna - Itinerario verso Dio in Caterina di San Stino scritto dalla nipote Lia Zulianello. I funerali si svolgeranno domani sabato alle ore 15 nella parrocchiale Santo Stefano.
Gianni Prataviera Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino