Greta, 8 anni, dona le sue trecce per le parrucche dei malati oncologici Foto

Il taglio di Greta
PADOVA - Da applausi la storia di Greta, bambina padovana di 8 anni, che ha scelto di donare le sue lunghe trecce  per confezionare le parrucche destinate alle pazienti oncologiche. ...

Continua a leggere con la Promo Flash:

X
PROMO FLASH
ANNUALE
9,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google



X
Promo Flash
4,99€
per 1 anno
79,99€
Leggi questo articolo e tutto il sito
Tutti i vantaggi:
  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Le newsletter esclusive

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

PADOVA - Da applausi la storia di Greta, bambina padovana di 8 anni, che ha scelto di donare le sue lunghe trecce  per confezionare le parrucche destinate alle pazienti oncologiche.


La piccola ha appena concluso con successo la seconda elementare ed è figlia di un dipendente dello IOV - Istituto Oncologico Veneto - La piccola sensibilizzata dalla famiglia, ha espresso il desiderio di tagliarsi i capelli... a fin di bene. La mamma l'ha accompagnata in un salone dove la parrucchiera, per l'occasione a titolo gratuito, ha tagliato la folta chioma e confezionato due bellissime trecce. Un'associazione di Verona le trasformerà in parrucche destinate alle pazienti oncologiche. «Resto senza parole di fronte a questo gesto, compiuto dal cuore di una bambina, i cui genitori hanno di certo trasmesso la sensibilità e l'attenzione per chi soffre - ha commentato il governatore Luca Zaia sui propri profili social - TI ABBRACCIO, grande Greta, anche a nome di coloro che riceveranno il tuo dono, malate che grazie a te potranno sentirsi meno penalizzate nella loro patologia».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino