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UDINE Con un'occupazione attuale di circa l'80%, gli alberghi della regione hanno ripreso a respirare, mentre le agenzie viaggi sono in estrema difficoltà. Ma l'incertezza sul green pass spaventa. La stagione sta andando avanti conferma Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg non si può dire che sia una stagione eccezionale, ma la gente c'è. A mancare precisa sono i pendolari, quelli delle gite fuori porta. Tristi e vacanzieri per fortuna non mancano, ma negli alberghi fioccano le telefonate per chiedere chiarimento sull'uso del green pass. «Le nostre strutture non hanno l'obbligo e su questo tranquillizziamo i clienti, ma c'è molta confusione e questo ci preoccupa». Gli interrogativi, in effetti sono diversi. Un esempio su tutti: le aree interne agli alberghi destinate alla parte ristorazione richiederanno il green pass? Teoricamente no, almeno secondo l'ipotesi avanzata dal sottosegretario alla salute Andrea Costa, ma solo per i clienti dell'albergo. «Attendiamo il decreto per avere chiarimenti precisa Schneider la nostra idea è che per le nostre strutture non sarà richiesto, ma la confusione ha causato anche qualche disdetta e se dal 6 agosto entrerà in vigore l'obbligo, è probabile che qualcuno rinunci alla vacanza. Dovremmo tenere la gente chiusa negli alberghi?». Dubbi e interrogativi che troveranno presto risposta nel decreto che dovrà essere approvato questa settimana dall'esecutivo.
IN CITTÀ
Nel frattempo, anche gli alberghi cittadini sono in risalita.
LE AGENZIE VIAGGI
«Sconfortante e demoralizzante». È così che definisce la situazione Michele Marian, uno dei titolari di Acitur Friulia, storica agenzia di viaggi udinese. «All'inizio abbiamo avuto un buon trend spiega ma negli ultimi 15 giorni il settore si è bloccato con le prenotazioni in modo evidente. I clienti che avevano già prenotato una vacanza hanno iniziato a preoccuparsi», aggiunge portando l'esempio delle famiglie che vogliono partire in vacanza con figli over 12 non vaccinati e al momento non ci sono risposte. «Non riusciamo a dare risposte certe e chiare sulla normativa prosegue Marian ma tutti quelli che hanno già prenotato con condizioni diverse ora come devono essere trattati? È questo che spaventa. Temiamo per questo mese di agosto che è il mese clou, ma anche per le partenze di settembre dice ancora. È una situazione che non ha aiutato il settore, almeno per le tempistiche. Abbiamo sempre chiesto chiarezza conclude anche attraverso le associazioni di categoria, ma questo non è avvenuto».
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