L'ex manicomio di Granzette spalanca i cancelli: oggi apre il parco secolare

Devis Vezzaro all'interno dell'ex manicomio di Granzette
ROVIGO - Riapre oggi dalle 10 alle 17 il parco secolare dell’ex ospedale psichiatrico di Granzette. Tutti i mercoledì di luglio e agosto sarà disponibile...

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ROVIGO - Riapre oggi dalle 10 alle 17 il parco secolare dell’ex ospedale psichiatrico di Granzette. Tutti i mercoledì di luglio e agosto sarà disponibile al pubblico gratuitamente grazie alla convenzione annuale, prorogabile di un anno, siglata dall’Ulss 5 e dall’associazione culturale vicentina “I luoghi dell’abbandono”.

«Considerando che la firma dell’accordo è del 13 giugno - spiega il presidente Devis Vezzaro - non c’è stato abbastanza tempo per preparare il parco al meglio, ma molti interventi sono stati già svolti, non solo nella manutenzione del verde: abbiamo pulito la zona d’ingresso e proseguiamo i lavori di giorno in giorno».   Il costo stimato nel bando per gli interventi durante il primo anno di concessione ammonta a un minimo di 20mila euro, a carico del concessionario.
TENTATIVI DI SABOTAGGIO
«Circa 6mila euro sono già stati spesi - continua Vezzaro - per nuovi lucchetti contro i tentativi di sabotaggio e in interventi di messa in sicurezza, per la cartellonistica e poi per la prima parte dell’impianto di videosorveglianza, che arriverà a contare 18 telecamere complessive». L’associazione prevede l’apertura del parco nei fine settimana da settembre, quando i lavori di manutenzione del verde arriveranno a compimento, e per la prossima primavera vorrebbe allestire in uno dei padiglioni la mostra multisensoriale “Il silenzio assordante di Chernobyl”, che ha già proposto a Recoaro Terme, dove ha contato 9mila visite in tre mesi.
MUSEO STORICO
Un altro padiglione potrebbe accogliere, invece, un museo storico sugli ospedali psichiatrici in Italia. Assieme a questi progetti, l’associazione è aperta alle proposte e alle idee che potranno arrivare per rivitalizzare l’ex ospedale psichiatrico secondo un progetto il più possibile condiviso. Per questo, i volontari dell’associazione “I luoghi dell’abbandono” hanno previsto un’ulteriore apertura gratuita del parco sabato 14 luglio: alle 17 i volontari dell’associazione saranno davanti alla chiesa della struttura per incontrare i residenti e i polesani, le associazioni, i rappresentanti delle istituzioni e quanti vorranno partecipare a un appuntamento pensato per raccogliere «proposte, consigli e anche eventuali critiche». Finora, tra le associazioni locali è stato solo il Fondo ambiente italiano a dimostrare interesse per una collaborazione, riferisce il presidente Vezzaro. Mentre l’impegno dei soci volontari s’è già allargato ad abbracciare volontari residenti a Granzette. Inoltre, è stato individuato un “responsabile di zona”, che dà all’area la garanzia di un’ispezione quotidiana: «Se ci fossero più persone disponibili - aggiunge Vezzaro - in futuro il parco dell’ex manicomio potrebbe essere aperto anche tutti i giorni».
Vezzaro si dice dispiaciuto per le critiche espresse dal consigliere comunale Matteo Masin, perché «nessuno è venuto qui per fare “business”». La filosofia de “I luoghi dell’abbandono” è chiara: «La soluzione per allontanare il degrado - spiega Vezzaro - è far entrare il pubblico nelle strutture abbandonate». L’associazione intende condividere il percorso che ha iniziato per dare un futuro alle strutture dismesse, con l’obiettivo di riutilizzare, nel giusto rispetto del luogo, un patrimonio che non può vivere di ricordi e ha bisogno di voltare pagina, ricorda Vezzaro. Altre proposte riguarderebbero la possibilità di organizzare manifestazioni culturali: «Non una discoteca all’aperto - precisa il presidente -, ma eventi che coinvolgano più generazioni, non solo i giovani».
VISITA FOTOGRAFICA

È in programma il 15 luglio invece, e conta già 200 prenotazioni, la seconda visita fotografica con ingresso a pagamento e l’apertura di una parte dei padiglioni. Il 17 luglio l’incontro con il sindaco: oltre a parlare dei progetti per l’ex ospedale psichiatrico, Vezzaro potrebbe presentare a Bergamin la proposta di per far rientrare tra “I luoghi dell’abbandono” anche l’ex Maddalena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino