Grandi Navi, il Comune di Venezia: «Ecco la nostra soluzione»

ROMA - Oggi alla commissione Trasporti della Camera è stata illustrata  la proposta del Comune di Venezia per le Grandi Navi. E' articolata in 4 punti:  ...

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ROMA - Oggi alla commissione Trasporti della Camera è stata illustrata  la proposta del Comune di Venezia per le Grandi Navi. E' articolata in 4 punti: 

• Ingresso Bocca di Porto di Malamocco 
• Passaggio per il Canale dei Petroli 
• Arrivo Canale Industriale Nord (navi grandi dimensioni) 
• Arrivo Marittima (navi medie dimensioni) attraverso il Canale Vittorio Emanuele.

IL COMMENTO -  «Vi sembra normale che con un ministro al quale ho chiesto molte volte un incontro non sia ancora successo nulla? Stiamo facendo tutti insieme una figura pessima a livello mondiale, serve una personal suasion»  ha detto oggi parlando in Commissione Trasporti della Camera il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro durante l'audizione dedicata al passaggio delle grandi navi nel bacino di Venezia.
 

«Un conto è dire non vogliamo le Grandi Navi e un'altra è dire "via le navi dalla laguna di Venezia"», ha aggiunto il sindaco. «In questi ultimi 30 anni è passata la falsa idea che pulire i canali e renderli navigabili sia un dramma ecologico, ma non è così perché oggi esistono sistemi efficienti che non creano danni. Anche perché la Laguna di Venezia va scavata, va tenuta in manutenzione. Tra l'altro dobbiamo dare lavoro alla gente. Il porto di Venezia è fondamentale, ora sta funzionando e ce facciamo da soli, però il sistema italiano ci fa giocare con le pietre in tasca. Inoltre - si è chiesto ancora Brugnaro - mi chiedo perché siano ancora fermi i protocolli per gli scavi dei fanghi, che vanno tolti e messi da qualche parte? E invece il protocollo fanghi è stato bloccato».

IL MINISTRO - «Dopo anni di nulla conditi di tante chiacchiere, noi siamo finalmente vicini a togliere le prime grandi navi dalla Giudecca e stiamo già lavorando al progetto definitivo per un nuovo terminal. La soluzione Porto Marghera, di cui qualcuno ancora oggi sproloquia, in realtà non è mai concretamente esistita, come dimostrato dalle carte» dice in una nota il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, sul tema delle grandi navi a Venezia. «Il dossier è complesso, certo, ed è stato reso ancora più difficile da anni di colpevole inerzia. Ma ancora ieri le grandi aziende crocieristiche ci hanno riconosciuto un approccio concreto e uno studio finalmente approfondito sul problema. Abbiamo sempre ascoltato le comunità locali e anche il progetto per la soluzione definitiva nascerà dalla piena condivisione con i territori, così come l'opzione temporanea degli approdi diffusi sta scaturendo dal confronto in seno al cluster marittimo», prosegue. « Proprio per questo - conclude Toninelli - continuo a sperare nel miracolo per cui il sindaco Brugnaro la smetta di urlare e insultare e torni nelle sue vesti istituzionali, dato che così sta solo ostacolando il raggiungimento di un risultato tanto atteso dai veneziani».


LA REGIONE - «C'è una pietra miliare» per la soluzione della vicenda Grandi Navi nel bacino di Venezia, «che è il Comitatone del 2017, unica sede istituzionale dove si trova una sintesi. Tant'è che lì c'eravamo anche io e il sindaco Brugnaro» ha ribadito il presidente della Regione Veneto Luca Zaia intervenendo a un'audizione in Commissione Trasporti della Camera dedicata al passaggio delle Grandi Navi nella laguna di Venezia. «In quella sede - ha aggiunto - si era deciso di percorrere un altro percorso che si chiama Canale dei Petroli, che porta le navi in quel di Marghera, e si era anche individuata una Banchina ad hoc». Quindi la soluzione, ha schematizzato Zaia, «riguarda il Canale dei Petroli, Marghera e Vittorio Emanuele». «Noi al momento siamo fermi alle conclusioni del Comitatone - ha osservato ancora Zaia - e l'incidente del 2 giugno poteva essere devastante. Il ministro aveva detto che la soluzione stava arrivando ma finora ancora non è successo»
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Il Gazzettino