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VENEZIA - Il Presidente del Veneto Luca Zaia è certo che il Governo darà corso alla richiesta di stato di emergenza nazionale sul granchio blu. «Il Veneto lo ha chiesto all'esecutivo in tempi non sospetti, da più di 10 giorni, con una comunicazione datata 8 agosto - precisa sentito dall'ANSA - . In precedenza abbiamo inviato al Governo anche la richiesta di dichiarare lo Stato di Calamità, spedita il 27 luglio». Per il governatore «siamo davanti a un settore, quello della pesca, che rischia di essere letteralmente annientato. Il Veneto è il territorio più colpito: stiamo facendo squadra, a tutti i livelli del pubblico e del privato, per combattere l'invasione dei granchi. Serve coinvolgere ancor più anche le aziende di trasformazione ed export, in grado di valorizzarne il commercio, che già da mesi operano nel nostro territorio raccogliendo i granchi blu di gran parte dell'Alto Adriatico». In Veneto, ricorda, sono già state immesse nel mercato per la consumazione diretta 150 tonnellate nei soli mercati ittici, da gennaio di quest'anno. «Ma sto personalmente spendendomi - conclude - perché questa quota aumenti velocemente».
Nel 2023 vendute in Veneto 150 tonnellate
- Dall'inizio dell'anno in Veneto sono state immesse nel mercato almeno 150 tonnellate di granchio blu. «Dobbiamo essere al fianco dei pescatori, favorendo anche il consumo alimentare del granchio, per permettere che questo "flagello" possa essere, almeno in parte, remunerativo per chi si ritrova con le reti da pesca piene di questi crostacei, non certo desiderati»: sono le parole del governatore Zaia, che ha richiesto un approfondimento sulle quantità di granchio blu commercializzate nei sei principali mercati ittici regionali.
La ricaduta economica
Nei mercati di Caorle, Venezia, Chioggia, Donada, Pila e Scardovari dall'inizio dell'anno sono stati venduti 149.685 kg di granchi blu, pari a quasi 150 tonnellate. «Il tessuto economico e produttivo della nostra Regione da alcuni mesi ha saputo mettere in campo alcune risposte: sono Venete le principali aziende che trasformano la polpa di questi granchi in prodotti semilavorati o finiti destinati al commercio, oltre ad aver intrapreso anche un'attività di esportazione - osserva - .
Il Gazzettino