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PORTO TOLLE - Il granchio blu che fa razzia di cozze e vongole fa paura agli operatori della pesca, ma è diventato un diversivo per chi frequenta la spiaggia di Barricata, tre chilometri di sabbia dorata con un fondale sabbioso e digradante ideale per nuotare e fare bagni. Sabato scorso, però, le persone che erano a riva avevano uno sguardo rivolto in basso, perché il granchio blu era lì, quasi a riva. Tanti, troppi. Poca gente a fare il bagno, tanti quelli “armati” di retino e canne da pesca. A riva secchi con il bottino blu. E la gente che passeggiava lungo l’arenile inevitabilmente si fermava a vedere lui, il granchio.
FENOMENO DA SPIAGGIA
Così, una coppia della provincia di Rovigo, amante della pesca e incuriosita dall’eco granchio blu, si è presentata all’alba, posizionandosi nella spiaggia libera, che va dall’ultimo dei sette stabilimenti balneari attrezzati fino alla confluenza di uno dei rami del Po con il mare aperto, con tanto di canna da pesca e esca. Altri, ospiti anche del vicino villaggio turistico, erano a riva con retini quasi professionali e così è bastato poco mettersi in società: uno attirava il vorace crostaceo con la succulenta esca (un pezzo di pollo), l’altro pronto a raccoglierlo col retino.
PESCA “FAI DA TE”
«Ne bastano una decina per farci un risotto - ha commentato una signora -.
CATTURE E RISOTTO
«Venerdì scorso - dice Giorgio, un residente di Porto Tolle - c’è n’erano pochissimi, ma dipende anche dalle correnti, dagli incroci delle acque dolci del grande fiume e salate del mare. Ma oggi (sabato, ndr) ce ne sono davvero tanti, troppi. Anche se la specie è arrivata da decenni in Italia inizia a fare “notizia” solo ora, quando il problema che crea da ecologico diventa sempre più economico. Il fatto rimane: ormai il granchio blu è diventata una specie fortemente invasiva e problematica».
Cambiando anche i costumi degli adolescenti che vanno sulle spiagge di Barricata: retino d’obbligo, canna da pesca idem, e soprattutto, ciabattine di gomma, di quelle che solitamente si mettono nelle spiagge dove al posto della sabbia fine ci sono i sassi. E cambia anche la fantasia dei villeggianti che, visto l’abbondante presenza di chele blu sulla battigia, si diverte a creare particolari costruzioni sui tronchi lasciati dal mare, dove il color dominante è blu e l’arancione del protagonista di quest’estate che sta finendo. In attesa delle misure promesse a tutela del settore pesca e molluschicoltura, il turismo enogastronomico si organizza.
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Il Gazzettino