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TREBASELEGHE - Dopo una lunga malattia la scorsa notte è morto Liviero Franceschi, 69 anni, il braccio operativo del presidente Fabio nel reparto produzione del colosso dell'editoria Grafica Veneta. Liviero da sempre, fin dai tempi in cui lo stabilimento si trovava a Loreggia, aveva lavorato a fianco della famiglia Franceschi, prima con i fondatori Rino e Sergio e tuttora con il cugino Fabio. Definito una eminenza grigia dallo stesso patron Fabio Franceschi, Liviero era anche la mente storica del gruppo. Dal sistema linotype fino alle moderne tecniche digitali, il più stretto collaboratore della famiglia Franceschi ha sperimentato tutta l'evoluzione dell'editoria. Testimone attento delle dinamiche del mercato, riferimento per le case editrici che hanno accompagnato lo sviluppo dell'azienda, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo per la moglie Giovanna, i figli Filippo e Silvia, ma anche per tutti coloro che l'hanno conosciuto apprezzandone le doti professionali e umane. Tutta Grafica Veneta piange l'inossidabile e instancabile Liviero, da decenni uno dei pilastri dell'azienda. «Difficile dare un ruolo a Liviero perché citarne uno sarebbe riduttivo per lui- afferma il presidente Fabio Franceschi, molto provato alla notizia della sua scomparsa -. Lui era gran parte dell'azienda. Fidato e sempre sul pezzo, conosceva tutti gli ingranaggi del sistema editoriale. Mio cugino ha contribuito al successo della nostra realtà lavorando a fianco dei due fratelli fondatori del primo laboratorio artigianale, quando prima dei libri si stampavano bollettini, Bur e documenti amministrativi».
COMMOZIONE
La notizia della morte di Liviero Franceschi ha suscitato grande commozione e cordoglio soprattutto tra i tanti colleghi in Grafica Veneta per i quali è stato un esempio da imitare: «Nello stabilimento animato da tanti dipendenti l'aria familiare si respira tuttora commentano gli amici .
Il Gazzettino