VENEZIA - «Ma ve l'immaginate una manovra economica fatta da Renzi e da Grillo? Ci sarebbe da ridere se non fosse una prospettiva drammatica». Lo ha detto il...
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«Nessun taglio - ha proseguito Zaia - agli adempimenti che gravano sulle imprese con lacci e lacciuoli allucinanti. Anzi, sempre più oneri per le imprese perché la cultura del Pd e dei 5S è da un lato il trionfo del formalismo e delle regole inutili, dall'altro la concezione che chi fa impresa è comunque da combattere applicando l'equazione "a una carriola di terra corrisponde una tangente", con una simpatica criminalizzazione dei ceti imprenditoriali che hanno fatto grande il Nordest e alimentato l'economia italiana. E non parliamo poi dei poveri risparmiatori travolti dal crac delle popolari, per i quali il centrosinistra aveva stanziato un centinaio di milioni contro il miliardo finalmente voluto e imposto da Salvini e dalla Lega; non parliamo di cosa accadrebbe alla Tav Brescia- Padova, alla Pedemontana veneta, a tutte le infrastrutture di cui il Nord produttivo ha bisogno come dell'acqua». Secondo Zaia, infine, «il bello sarebbe che il tanto temuto spread non calerebbe, come non è mai calato in anni di governo di centrosinistra e di Pil dello zerovirgola, perché la verità è che oggi persino le temutissime agenzie di rating hanno applaudito alla prospettiva di una manovra radicale di abbassamento delle pressione fiscale. Bisogna aggiungere altri argomenti? Bisogna andare a votare, e presto.
Il Gazzettino