Daniele Pelliciardi scrive al papà di Giulia: «Se vuoi un giorno ci incontriamo». I suoi genitori furono brutalmente uccisi a Gorgo al Monticano

GORGO -  Daniele Pelliciardi ha mandato un messaggio di cordoglio a Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta....

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GORGODaniele Pelliciardi ha mandato un messaggio di cordoglio a Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. «Gli ho espresso le mie condoglianze – dice Daniele Pelliciardi – e gli ho scritto: se vuoi un giorno ci incontriamo e parliamo. Mi ha risposto: senz’altro». Il figlio di Guido Pelliciardi e Lucia Comin, massacrati durante la rapina finita in tragedia nell’agosto del 2007, ben conosce quel dolore generato dal perdere all’improvviso gli affetti più cari in modo violento. Un dolore che ha tante facce, c’è pure quello che prova il papà di Filippo Turetta, l’ex fidanzato: «Credo che quell’uomo si senta come se una montagna gli sia crollata addosso».

LA FAMIGLIA

Il figlio di Daniele, Alessio Pelliciardi, è uno dei responsabili della scuola di ballo “Ballando sull’onda”, che ha sedi nel trevigiano, nel veneziano ed anche a Saonara nel padovano. «Saonara è vicinissimo a Vigonovo, dove abita la famiglia Cecchettin. Da ciò che ho appreso, il papà di Giulia frequenta la scuola di ballo da qualche mese, penso l’abbia fatto anche per distrarsi e passare qualche ora serena, considerato ciò che deve aver passato con la morte della moglie. Mio figlio Alessio è uno dei responsabili della scuola, così gli ho chiesto se poteva mettermi in contatto con Gino Cecchettin». Detto, fatto.

LE PAROLE

«E’ stato un messaggio breve e semplice – prosegue Daniele Pelliciardi – ho voluto esprimergli la mia vicinanza. Sicuramente andrò al funerale di Giulia quando avrà luogo, ma per incontrare Gino Cecchettin voglio lasciar passare un po’ di tempo. Adesso quest’uomo e i suoi figli sono nella tempesta mediatica, c’è tanto clamore intorno a loro. Da parte mia spero che l’attenzione si smorzi un poco, che possano avere un po’ di calma. Quando i riflettori si spegneranno, quando il funerale si sarà concluso, quando l’attenzione intorno a loro scemerà, ecco penso che in quel momento la consapevolezza dell’immane dramma che li ha coinvolti emergerà in tutta la sua prepotenza. A me è successo questo, ho avuto bisogno di aiuto, la famiglia e gli affetti vicini non bastano più. Gino Cecchettin è un uomo forte, pacato, ma quando si spengono i riflettori c’è necessità un supporto serio, professionale e specializzato, auguro al papà di Giulia di trovarlo. Gino ha dichiarato di non provare odio. Personalmente fatico a crederlo. Come si fa a non odiare colui che ha ucciso tua figlia? Anche l’odio è un sentimento, non bisogna lasciarlo macerare. Altrimenti si annida dentro al tuo animo e alla fine esplode come una bomba».

I PENSIERI

Pure Daniele Pelliciardi è papà. Due i figli: Laura di 27 anni, Alessio di 25. «Penso al papà di Filippo, è evidente come quest’uomo sia sconvolto, gli è crollata addosso una montagna. E Filippo rimane comunque sempre suo figlio e comprendo i suoi sentimenti di padre. Spero che quanto accaduto aiuti i genitori a cogliere quei segnali di disagio che arrivano dai figli. I ragazzi di oggi sono molto chiusi con noi genitori, faticano a parlare, bisogna riprendere il filo del dialogo». A volte i segnali ci sono, magari deboli, ma ci sono. L’invito di Daniele è di coglierli dando loro importanza. 

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Il Gazzettino