Il Golf Club compie 90 anni: fu teatro dell'incontro tra il duce e Hitler

Il Golf Club compie 90 anni: fu teatro dell'incontro tra il duce e Hitler
LIDO - La leggenda racconta che, nella seconda metà degli anni Venti del secolo scorso Henry Ford (presidente dell'omonima casa automobilistica) fosse ospite del...

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LIDO - La leggenda racconta che, nella seconda metà degli anni Venti del secolo scorso Henry Ford (presidente dell'omonima casa automobilistica) fosse ospite del Grand Hotel Excelsior del Lido. In un'epoca nella quale la località balneare poteva a ragione permettersi l'appellativo di isola d'oro. Ma il presidente Ford si rese conto di aver inutilmente portato con sé l'inseparabile sacca da golf.


Se ne lamentò con il presidente della Compagnia Italiana Grandi Alberghi, Giuseppe Volpi, il quale stimolato dall'idea, si recò con l'illustre ospite a visitare l'isola alla ricerca della località più idonea per dotare anche il Lido di una struttura per praticare lo sport che in quegli anni furoreggiava in America. Così, nel 1928 nacque il Golf Club Venezia degli Alberoni al Lido. Un percorso di nove buche, il suo primo presidente il conte Giuseppe Volpi di Misurata. A lui successe il conte commendatore Antonio Revedin, che qui vediamo in alcune foto, pubblicate in esclusiva (per gentile concessione dell'archivio Revedin).

L'INCONTRO - Si tratta di foto storiche di Revedin insieme al re d'Italia Vittorio Emanuele III, addirittura con Hitler e Mussolini che si incontrarono al Golf Club degli Alberoni. Nel giugno 1934, nella club-house, avvenne l'incontro, seguito da una colazione, tra i due dittatori Hitler e Mussolini. Come ricorda, in un suo interessante scritto la storica Daniela Milani il ristoratore che, con il supporto della Ciga (che per alcuni anni tenne anche la gestione) organizzò la colazione più prestigiosa di tutti i tempi fu il romagnolo Giuseppe Chelli, il primo cuoco del giovane circolo che, se d'abitudine era frequentato dall'alta società lagunare, nel giungo del 1934 ospitò appunto il celebre vertice tra Hitler e Mussolini. Pranzarono con un piatto di tagliatelle tricolori, nonostante i due illustri commensali solitamente preferivano mangiare in bianco.
IL TRAGUARDO
Oggi il circolo compie 90 anni. Un compleanno importante che l'isola (e non solo) si prepara a festeggiare, in questo mese di luglio: si inizia venerdì 20 con l'inaugurazione di una mostra fotografica da non perdere, dedicata al Golf Club e alla sua storia, che si terrà al Fondaco dei Tedeschi, sabato 21 ci sarà una gara celebrativa del Novantesimo anniversario, seguita da una cena di gara, domenica 22, ancora un'altra gara, a concludere i festeggiamenti, in attesa della Sernavimar Cup di ottobre.
LA STORIA

Con una settimana di gare, nel 1928, la disciplina sportiva verde ed ecologica per eccellenza fece il suo ingresso al Lido, trovando il suo ambiente più adatto all'estremità sud dell'isola, in un'area di oltre 100 ettari di particolare interesse storico. Qui infatti sorgeva il forte a stella degli Alberoni, opera di difesa veneziana, costruita nel 1646, più volte restaurata e potenziata dalla successiva dominazione austriaca e dal Regno d'Italia. Oggi il percorso è diventato a diciotto buche, dopo i lavori di completamento eseguiti nel 1951. Negli anni 30, le signore vestivano di bianco con ampie e comode gonne, e i giocatori, con cappelli all'inglese, portavano camicia e cravatta sopra i classici calzoni alla zuava. Nove decenni dopo la guida alla presidenza è passata, di mano in mano, come in una staffetta, fino a Stefano Biondi a capo di un consiglio direttivo composto anche dal vicepresidente Gianni Leardini, dal tesoriere Alessandro Calzavara, e dai consiglieri Francesco Lo Bue, Arturo Bastianello, Alessandro Scarpa e Paolo Santi.
Lorenzo Mayer
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Il Gazzettino