Il premier Giuseppe Conte scrive al Gazzettino: «Sì alla vostra richiesta d'aiuto, remiamo tutti insieme»

Il premier Giuseppe Conte scrive al Gazzettino
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Vi ringrazio per il senso civico con il quale avete espresso il vostro pensiero e per la solidarietà che avete mostrato con il vostro gesto di generosa partecipazione. La richiesta di aiuto, che accolgo e non sottovaluto, giunge da chi vuole scontare la propria pena rispettando le regole; è la manifestazione di un sentimento di vicinanza alle donne e uomini degli istituti penitenziari di Padova, Venezia e Vicenza.


Vi ringrazio per il senso civico con il quale avete espresso il vostro pensiero e per la solidarietà che avete mostrato con il vostro gesto di generosa partecipazione. La richiesta di aiuto, che accolgo e non sottovaluto, giunge da chi vuole scontare la propria pena rispettando le regole; è la manifestazione di un sentimento di vicinanza, di condivisione, di forte appartenenza alla nostra comunità che, in questo momento, sta lottando strenuamente.
 
In particolare, constato il sincero sentimento di riconoscenza manifestato nei confronti della polizia penitenziaria, dei direttori e di tutti gli operatori del settore. Desidero rassicurare voi e tutti i detenuti che il Governo e le istituzioni del Paese stanno profondendo gli sforzi necessari per tutelare, in piena emergenza Coronavirus, la salute di chi lavora e vive dentro gli istituti penitenziari. 

Insieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, abbiamo previsto risorse per dotare il personale che opera nelle carceri degli strumenti di protezione che consentano di svolgere il proprio lavoro senza mettere a repentaglio la propria salute e quella di chi sta scontando la propria pena; abbiamo fatto distribuire e continueremo a far distribuire dispositivi di protezione individuale cercando di soddisfare il più possibile il vostro fabbisogno; abbiamo fatto montare, davanti agli Istituti, le tende per il triage per poter svolgere accertamenti sui detenuti in ingresso e tenere così il virus fuori. 

Sono consapevole del peso e dell'impatto che le ulteriori restrizioni imposte a tutti i cittadini hanno anche su di voi e sulla vostra quotidianità. Per questo, sono state aumentate le possibilità di svolgere colloqui a distanza, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia: oltre alle normali telefonate, di cui sono stati elevati i limiti di durata, sono state previste anche videochiamate gratuite mediante l'uso di Skype o di apparecchi di telefonia mobile. 

Il Governo e tutte le istituzioni, da quelle centrali a quelle più periferiche, sono mobilitate per arginare l'epidemia, affrontarla con tutte le forze e le risorse a nostra disposizione e arrivare a sconfiggerla definitivamente. Solo così, lavorando tutti assieme e remando tutti nella stessa direzione, possiamo pensare di uscire da questa situazione così critica. 


Giuseppe Conte
*presidente del Consiglio dei ministri Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino