Si è spento Giuseppe Aldinio Colbachini, l'erede della storica fonderia. La famiglia ha dato il nome allo stadio di atletica di Padova

Giuseppe inaugura lo stadio intitolato a Daciano
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PADOVA - È morto Giuseppe Aldinio-Colbachini, discendente di una storica azienda metallurgica che fonda le su radici nel XVIII secolo. Era stata fondata nel 1745 dai fratelli Giuseppe ed Antonio Colbachini che si stabilirono nel borgo di Angarano, nei pressi di Bassano del Grappa, come Fonderia Campane Daciano Colbachini e Figli - Stabilimento Pontificio S.r.l., prima di spostarsi con la progettazione e realizzazione di campane a Cervarese Santa Croce, nel padovano.

«Addio ad un grande uomo e un grande imprenditore - ha detto Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est - erede di un'importante tradizione familiare che risale al 1745, quando nasce la Fonderia Campane Daciano Colbachini & Figli, e che quasi 60 anni fa, nel 1966, ha fondato a Cervarese S. Croce la Ivg Colbachini Spa, leader internazionale nei tubi flessibili in gomma, a riprova di una visione e di un dna imprenditoriale poliedrico e vincente».
«Un dna - ha aggiunto - che lo ha portato a realizzare un grande sogno industriale, con energia inesauribile e tenacia, insieme ai forti valori umani, al profondo legame con la sua famiglia e i collaboratori, all'impegno per la comunità e per lo sport, che oggi lega il nome del capostipite Daciano Colbachini allo stadio di atletica leggera di Padova. Mi stringo in un forte abbraccio alla signora Marina, a Daciano, Riccardo e a tutta la famiglia, alla quale esprimo la vicinanza e il cordoglio del consiglio di presidenza, del consiglio generale e di tutta Confindustria Veneto Est, certo che l'esempio del Cavalier Colbachini resterà nel tempo, anche per le generazioni più giovani».

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Il Gazzettino