Roma, cancellato il murales dell'abbraccio tra Regeni e Zaky «Stavolta andrà tutto bene»

«Faceva così tanta paura? Finalmente non lo vedrà mai più nessuno, qualcuno lo ha rimosso», denuncia lo street artist Laika. Al centro della...

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«Faceva così tanta paura? Finalmente non lo vedrà mai più nessuno, qualcuno lo ha rimosso», denuncia lo street artist Laika. Al centro della polemica, la rimozione del murales che aveva realizzato martedì e che raffigurava un abbraccio del ricercatore italiano Giulio Regeni allo studente egiziano Patrick George Zaky, arrestato al Cairo una settimana fa, corredato dalla frase «Stavolta andrà tutto bene» e dalla parola «libertà». L'artista lo aveva realizzato a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dell'Ambasciata d' Egitto. Il suo, aveva dichiarato, era «un piccolo gesto» per fare «da stimolo ai media per accendere ancora di più i riflettori sulla vicenda di Zaky».


Regeni abbraccia Zaki: «Stavolta andrà tutto bene» Murale di Laika a Villa Ada

Patrick Zaky rischia l'ergastolo: per lo studente arrestato in Egitto si muove l'Europa

«Era più che prevedibile - spiega Laika - Fortunatamente ci hanno impiegato tanto: l'abbraccio di Giulio e Patrick è entrato nelle case di tutti contribuendo ad alzare il livello di attenzione sul caso Zaky. Questa è la grande vittoria. Il poster ha messo paura a 'qualcunò evidentemente. Qualcuno che ha mostrato tutta la sua debolezza con questo gesto. Quella sagoma bianca, quell'ombra che rimane fa quasi più rumore di prima. L'opera ha fatto il suo corso... forse».

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Il Gazzettino