Addio Giulia, il funerale della 34enne maestra di sci a Venezia. L'ultimo saluto in gondola

Addio Giulia, il funerale della 34enne maestra di sci a Venezia. L'ultimo saluto in gondola
VENEZIA - L'ultimo saluto a Giulia Ramelli, la 34enne maestra di sci rimasta vittima, la scorsa settimana, di una valanga fra le Cinque Torri e il Nuvolau,...

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VENEZIA - L'ultimo saluto a Giulia Ramelli, la 34enne maestra di sci rimasta vittima, la scorsa settimana, di una valanga fra le Cinque Torri e il Nuvolau, a Cortina. I funerali si sono svolti alle 11 nella basilica dei santi Giovanni e Paolo.

La bara bianca, simbolo di candore, era ricopertia di fiori bianchi e rossi. Sopra, la foto con il fidanzato, un suo dolce primo piano e il caschetto da sci. Il dolore di amici e parenti squarcia l'aria. 

Ultimo viaggio in gondola

Al termine della cerimonia, la bara verrà trasportata in gondola da Daniele D'Este, Riccardo Vianello, Said Rusciano, Joska Collavini e Alvise Scarpa. Un omaggio a questa veneziana che aveva scelto la montagna e lo sci come professione, rimanendo però legatissima alla sua città d'acqua e a quella laguna che andava scoprendo con la barca che aveva disegnato e realizzato nel cantiere di Crea. Proprio a Venezia, lei e il fidanzato Geremy intendevano risiedere dopo il matrimonio, previsto ad estate inoltrata. Un sogno che si è spezzato travolto dalla neve.

Addio Giulia

Giulia è figlia di Michela Deprez, che ha sposato in seconde nozze Gianfranco Vianello Crea, il grande regatante e maestro d'ascia. I due sono ben conosciuti in via Garibaldi, dove Crea ha casa, nella quale Giulia era ospitata durante i mesi estivi. Una famiglia unita e benvoluta, tanto che appena appresa la drammatica notizia tanti hanno voluto sostare quasi in pellegrinaggio davanti all'abitazione. «La scelta della basilica è stata proposta dall'impresa funebre Pagliarin, alla quale ci siamo rivolti - spiega Crea - La madre ed il padre di Giulia avrebbero preferito la chiesa di via Garibaldi, ma in previsione di una notevole presenza di persone era più opportuno un tempio più grande. 

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Il Gazzettino