VENEZIA - Tutto è partito da un post su Facebook in cui una donna attorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì ha dichiarato di esser stata vittima di...
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Il post nell'arco di poche ore aveva raggiunto centinaia di commenti e reazioni, che però sono arrivate anche alla proprietaria del locale e al marito. «Io non sono il titolare del ristorante, che è di mia moglie. Stavo giocando con i miei figli e mia nipote di 4 anni, a gavettoni, come succede da sempre alla Giudecca e si son buttati in acqua. La signora ha iniziato a inveire contro di me per alcuni bicchieri di plastica. Lei, che la sera prima aveva rotto un bicchiere di vetro e aveva buttato i cocci in canale».
MA QUALE RAZZISTA
Quindi l'ulteriore precisazione: «Che non mi si dia del razzista, ho cognata e nipote brasiliane, e mio fratello è sposato con una cubana», ha commentato l'uomo indicato come colpevole delle minacce. Arrabbiata anche la titolare del locale, chiamata in causa: «Basta, sono stufa che si tiri in ballo sempre il mio ristorante. E poi che ci diano dei razzisti no, non lo accetto. Mia cognata è brasiliana, mio nipote è mezzo brasiliano, abbiamo adottato una famiglia a distanza in India e abbiamo 10 dipendenti extracomunitari. Non ci sto. Semmai è lei che ci ha offesi alzandoci il dito medio davanti ai miei figli».
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Il Gazzettino