Giro del Veneto. Strade invase dai ciclisti: automobilisti in rivolta

La partenza della tappa dei tre Ponti del Giro del Veneto
SAN DONÀ - Code sul ponte e in centro, proteste dei sandonatesi per il “Giro dei tre ponti”. Ieri mattinata si è svolta la prima tappa ciclistica...

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SAN DONÀ - Code sul ponte e in centro, proteste dei sandonatesi per il “Giro dei tre ponti”. Ieri mattinata si è svolta la prima tappa ciclistica del 30° Giro del Veneto, con il percorso locale denominato “Giro dei tre ponti”, riprendendo una gara tradizionale che in città mancava da sette anni. San Donà ha ospitato la partenza e l’arrivo della competizione a cui hanno preso parte 180 ciclisti di squadre italiane e straniere. Già nei giorni precedenti, però, era circolato qualche dubbio sull’opportunità di ospitare un evento nella mattinata di martedì. E ieri sono scoppiate le proteste.



LE PROTESTE
«Molti devono attraversare il ponte e il centro per andare al lavoro – hanno protestano alcuni automobilisti –, non è possibile congestionare il traffico in questo modo. Senza i ciclisti uscire dalla città in orario di punta significa stare in coda dai 20 minuti a oltre mezz’ora». «Le staffette in moto facevano segno alle auto di stare a lato della strada – racconta un altro –, ma gli automobilisti in coda spazientiti li mandavano a quel paese». «Dopo le 13 c’era una coda che iniziava dalla casa di cura Rizzola – aggiungono altri – Bus, auto, camion tutti fermi, lo stesso in direzione Noventa: chi poteva ha fatto dietro-front, scegliendo altre strade». «A San Donà si è creato un grande disagio dovuto al passaggio della gara in orario di pranzo – rincara un altro - Ha paralizzato Musile, San Donà fino a Noventa coinvolgendo uno snodo della viabilità già delicato sul ponte. Penso di non esser l’unica persona arrabbiata che è arrivata in ritardo al lavoro».

L’INCIDENTE
Altre difficoltà sono state segnalate in città vicino al parco Delle Rose, dove secondo i residenti si è sfiorato un incidente tra auto, altri disagi tra via XIII Martiri e via Eraclea. «Non siamo contro la corsa in sé – dicono in molti –, ma è poco opportuno ospitarla in orario lavorativo di martedì, sarebbe stato meglio nella mattinata di sabato o domenica».

L’ASSESSORE
«Si tratta di una gara a tappe che non si fanno in un’unica giornata: per la nostra zona è capitata di martedì – replica l’assessore allo Sport Stefano Serafin – è sembrata la giornata migliore, perché a San Donà molti negozi sono chiusi. Le strade e il ponte, inoltre, non sono state chiuse completamente, ma solo nel momento dei passaggi del giro, nell’arco di una decina di minuti, poi sono state riaperte. I passaggi in totale sono stati quattro e si potevano fare dei percorsi alternativi. A garantire la sicurezza sono stati una trentina di volontari, 17 motociclisti delle Polizia Stradale e 15 dell’organizzazione e i nostri agenti della Polizia locale».

UC BASSO PIAVE

Dal canto suo l’Uc Basso Piave precisa che «questa manifestazione non è in alcun modo riconducibile alla nostra associazione, pur avendo la stessa denominazione della manifestazione organizzata da noi per 63 edizioni fino al 2014». Il consigliere di opposizione Simone Cereser (lista Zaccariotto) intende presentare un’interrogazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino