Incidente a Colfrancui. Chiara Bortoletto, morta in auto a 25 anni: guidava lei. Era appena tornata da Londra e lavorava come impiegata

Crocetta del Montello: famiglia sotto choc, la zia: «Era sempre solare e gioiosa»

CROCETTA DEL MONTELLO (TREVISO) - «Siamo sconvolti, è un dolore immenso, i genitori non riescono neanche a parlare». La zia di Chiara trattiene il singhiozzo...

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CROCETTA DEL MONTELLO (TREVISO) - «Siamo sconvolti, è un dolore immenso, i genitori non riescono neanche a parlare». La zia di Chiara trattiene il singhiozzo mentre cerca di esprimere il profondo cordoglio per l’improvvisa morte della adorata nipote 25enne. La ragazza abitava con la famiglia in via Marconi a Crocetta del Montello. Bella, solare, amichevole, innamorata della famiglia e dei suoi tanti amici. Così la descrive chi la conosceva in paese, dov’era molto conosciuta. Legatissima alla mamma Flora, Chiara Bortoletto è morta ieri pomeriggio mentre era al volante della Mazda del compagno, un 23enne di Vidor, che ora lotta tra la vita e la morte in ospedale. Un incidente terribile, che ha visto la loro auto, una decappottabile, rovesciarsi in un fossato a Colfrancui di Oderzo. Per lei non c’è stato scampo.

Incidente mortale a Colfrancui. Auto finisce in un fossato pieno d'acqua: la vittima è Chiara Bortoletto, gravissimo il fidanzato 23enne - Foto e Video


IL LAVORO
Chiara, dopo gli studi al Besta, aveva fatto diversi lavori: segretaria in una ditta di Breganze, nel Vicentino, la Metal Mec, e poi undici mesi a Londra, dove aveva trovato impiego da Starbucks, come supervisore. Tutte le esperienze la avevano aiutata a maturare e crescere professionalmente. Ora lavorava come segretaria in un’altra azienda. Ma ogni tanto faceva anche la cameriera alle Betulle, sempre a Crocetta. E la si vedeva spesso al bar Al Canton, proprio a due passi da casa. Aveva giocato per anni a pallavolo, sport di cui era appassionata fin da bambina.


IL SINDACO
«Da poco aveva trovato lavoro come impiegata - ricorda il vice sindaco di Cornuda Enrico Gallina - mi è capitato di incontrarla e di parlarle all’osteria Al Canton, che frequentava dato che abitava vicino. Era una ragazza molto solare, simpatica, gioviale, sempre sorridente». Ma la si vedeva anche al Vic bar, dove si incontrava con gli amici. «Era spesso qua con le amiche per una birra - raccontano dal locale - L’ultima volta l’ho vista due giorni fa. Martedì scorso, invece, era venuta con la mamma a bere un caffè».


UNITI


La giovane apparteneva a una famiglia molto unita: la mamma Flora Paruzzolo, originaria di Ciano, aveva lavorato per anni alla Tecnica di Giavera, concludendo poi la sua esperienza lavorativa alla Casa di riposo villa Belvedere di Crocetta, prima della pensione. E ieri, anche il presidente Marco Tappari ha reagito con incredulità alla notizia. Il papà Loris, a sua volta in pensione, aveva lavorato invece alla segheria Puppato. Chiara lascia anche una sorella più grande, Francesca. «Sono vicina alla famiglia - afferma il sindaco Marianella Tormena - ma cosa puoi dire a un papà e a una mamma che perdono una figlia a 25 anni? In paese siamo tutti sconvolti. Siamo rimasti agghiacciati». Come è agghiacciata la comunità di Vidor, provata dalla notizia del gravissimo incidente che ha coinvolto il fidanzato di Chiara, tuttora ricoverato in gravissime condizioni in ospedale. Toccherà ora ai carabinieri stabilire con esattezza cosa sia successo, e come mai Chiara, che si era messa al volante dell’auto del ragazzo, abbia perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino