FRIULI - Trentadue i luoghi aperti in 11 località del Friuli Venezia Giulia che potranno essere visitati insieme a 500 ciceroni e volontari. Sono i numeri della...
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In Friuli Venezia Giulia anche quest'anno il catalogo delle aperture è molto vario e ricco di proposte con 32 visite straordinarie, a contributo libero, in 11 località: Udine, Bicinicco, Gemona del Friuli, Palmanova, Moimacco, San Daniele del Friuli e Tolmezzo in provincia di Udine; Mossa e Gorizia in provincia di Gorizia; Sesto al Reghena nel Pordenonese e la città di Trieste. Info www.giornatefai.it.
Ecco cosa si puà visitare in provincia di Udine
Villa de Claricini Dornpacher a Moimacco
Chiesa di San Andrea a Gris di Bicinicco
Porta Cividale e Controporta a Palmanova
Palazzo Linussio a Tolmezzo
Campanile del Duomo di San Michele Arcangelo (esterni) a San Daniele del Friuli
Chiesa di Santa Maria della Fratta a San Daniele del Friuli
Chiesa di San Daniele in Castello a San Daniele del Friuli
Chiesa di Sant'Antonio Abate a San Daniele del Friuli
Palazzo Masetti de Concina a San Daniele del Friuli
Biblioteca Guarneriana a San Daniele del Friuli
Palazzo Torriani e Cappella Manin a Udine
Torre dell'Orologio di piazza Contarena a Udine
Porticato del Lippomano, scalinata della facciata settentrionale del Castello con accesso al Salone del Parlamento e carceri, a Udine
Casa natale di Giovanni da Udine (solo esterno) a Udine
Fontana di piazza San Giacomo a Udine
Palazzo Zignoni a Udine
Museo della Pieve e del Tesoro del Duomo a Gemona del Friuli
Sacello di San Michele a Gemona del Friuli
Lavatoio del Glemine e Fontana di Silans a Gemona del Friuli
Biblioteca Glemonense e archivio storico comunale a Gemona del Friuli
Biblioteca Guarneriana a San Daniele del Friuli
La "Sistina del Friuli"
Da non perdere la Chiesa di Sant'Antonio Abate a San Daniele del Friuli (nelle foto) che è soprannominata la "Sistina del Friuli" perché al suo interno custodisce uno splendido ciclo di affreschi rinascimentali realizzato tra il 1497 e il 1522 da Martino da Udine, più conosciuto con il nome di Pellegrino da San Daniele, uno tra i più famosi pittori friulani dell'epoca.
La prima notizia scritta riguardante la chiesa di Sant'Antonio Abate risale al 1308. Fu danneggiata dal terremoto del 1348 e nel 1441 fu riparata conservando l'originaria struttura a capanna con un'unica navata. Nel 1470 si conclusero i lavori della facciata gotica in pietra d'Istria con il magnifico rosone raggiato e un portale in pietra nella cui lunetta sono collocate le effigi di Sant'Antonio Abate, di San Giovanni Battista e di Sant'Antonio da Padova. Storie sacre e figure sono dipinte nel coro, nell'arco trionfale e nella parete di destra. Nella parete di sinistra, affreschi della fine del XIV secolo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino