FRIULI - Trentadue i luoghi aperti in 11 località del Friuli Venezia Giulia che potranno essere visitati insieme a 500 ciceroni e volontari. Sono i numeri della 25° edizione delle Giornate di primavera organizzate dal Fai/Fondo Ambiente Italiano, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. Gli appuntamenti del Fai permettono di conoscere e apprezzare beni di grande fascino che spesso sfuggono all'attenzione del grande pubblico.
In Friuli Venezia Giulia anche quest'anno il catalogo delle aperture è molto vario e ricco di proposte con 32 visite straordinarie, a contributo libero, in 11 località: Udine, Bicinicco, Gemona del Friuli, Palmanova, Moimacco, San Daniele del Friuli e Tolmezzo in provincia di Udine; Mossa e Gorizia in provincia di Gorizia; Sesto al Reghena nel Pordenonese e la città di Trieste. Info www.giornatefai.it.
Ecco cosa si puà visitare in provincia di Udine
Villa de Claricini Dornpacher a Moimacco
Chiesa di San Andrea a Gris di Bicinicco
Porta Cividale e Controporta a Palmanova
Palazzo Linussio a Tolmezzo
Campanile del Duomo di San Michele Arcangelo (esterni) a San Daniele del Friuli
Chiesa di Santa Maria della Fratta a San Daniele del Friuli
Chiesa di San Daniele in Castello a San Daniele del Friuli
Chiesa di Sant'Antonio Abate a San Daniele del Friuli
Palazzo Masetti de Concina a San Daniele del Friuli
Biblioteca Guarneriana a San Daniele del Friuli
Palazzo Torriani e Cappella Manin a Udine
Torre dell'Orologio di piazza Contarena a Udine
Porticato del Lippomano, scalinata della facciata settentrionale del Castello con accesso al Salone del Parlamento e carceri, a Udine
Casa natale di Giovanni da Udine (solo esterno) a Udine
Fontana di piazza San Giacomo a Udine
Palazzo Zignoni a Udine
Museo della Pieve e del Tesoro del Duomo a Gemona del Friuli
Sacello di San Michele a Gemona del Friuli
Lavatoio del Glemine e Fontana di Silans a Gemona del Friuli
Biblioteca Glemonense e archivio storico comunale a Gemona del Friuli
Biblioteca Guarneriana a San Daniele del Friuli
La "Sistina del Friuli"
Da non perdere la Chiesa di Sant'Antonio Abate a San Daniele del Friuli (nelle foto) che è soprannominata la "Sistina del Friuli" perché al suo interno custodisce uno splendido ciclo di affreschi rinascimentali realizzato tra il 1497 e il 1522 da Martino da Udine, più conosciuto con il nome di Pellegrino da San Daniele, uno tra i più famosi pittori friulani dell'epoca.
La prima notizia scritta riguardante la chiesa di Sant'Antonio Abate risale al 1308.
Tra gli itinerari d'arte delle giornate del Fai la Cappella Sistina del Friuli
Venerdì 17 Marzo 2017 di Paola TreppoFu danneggiata dal terremoto del 1348 e nel 1441 fu riparata conservando l'originaria struttura a capanna con un'unica navata. Nel 1470 si conclusero i lavori della facciata gotica in pietra d'Istria con il magnifico rosone raggiato e un portale in pietra nella cui lunetta sono collocate le effigi di Sant'Antonio Abate, di San Giovanni Battista e di Sant'Antonio da Padova. Storie sacre e figure sono dipinte nel coro, nell'arco trionfale e nella parete di destra. Nella parete di sinistra, affreschi della fine del XIV secolo.