Il sindaco Giordani lancia il suo vice Lorenzoni: «E' lui l'anti-Zaia, ma è una lotta impari»

Il sindaco Giordani lancia il suo vice Lorenzoni: «E' lui l'anti-Zaia, ma è una lotta impari»
 Sergio Giordani lancia la candidatura di Arturo Lorenzoni alle prossime regionali del 2020. Intervenendo a una trasmissione tv, il primo cittadino non si è sottratto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
 Sergio Giordani lancia la candidatura di Arturo Lorenzoni alle prossime regionali del 2020. Intervenendo a una trasmissione tv, il primo cittadino non si è sottratto a una domanda sulla possibile candidatura a palazzo Ferro-Fini del suo vice. Candidatura sulla quale il diretto interessato, per ora ha sempre glissato. «Arturo è sicuramente una brava persona ha detto Giordani La mia mente, però, è rimasta quella dell'imprenditore, di conseguenza, faccio fatica a comprendere le logiche politiche. Però Lorenzoni, con cui ho un ottimo rapporto, potrebbe essere un buon candidato obiettivamente». Fatta la premessa, Giordani ha anche ammesso di non aver troppe aspettative sulla performance del centrosinistra alle elezioni della prossima primavera. «Contro Zaia è una lotta impari, lo ammetto ha aggiunto - ma trovare un collegamento tra liste civiche, Partito democratico, e Orizzonti può essere la soluzione». «Lorenzoni è una brava persona, onesta, con voglia di fare e voglia di lavorare ed è concreto. Vediamo cosa succede» ha concluso.

Replica Lorenzoni: «Io non mi candido a nulla. Lesperienza fatta a Padova in questo senso ci insegna una cosa ben precisa: non si parla di nomi prima di avere un progetto concreto, solido e reale, forte perché costruito da cittadini e cittadine in un percorso capace di coinvolgere tutti. Sono centrali i temi, la partecipazione e degli obiettivi capaci di aggregare persone con provenienze diverse; solo successivamente si possono cercare i nomi. Lo abbiamo sempre detto, non cambieremo idea per una pagina di giornale».

«Il percorso per costruire dal basso un Veneto diverso da quello leghista esiste e prosegue: con Il Veneto che vogliamo abbiamo fatto assemblee in tutte le province, l'ultima sarà a Treviso la settimana prossima, e spero poi seguirà una grande assemblea regionale capace di indicare una strada concreta per costruire un progetto solido, centrato sui contenuti, aperto e capace di valorizzare la rete di esperienze civiche presenti e vivissime in Veneto».
A.R. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino