MARGHERA - Hanno usato i giochi dei bambini come dei gabinetti pubblici, oltre a vari atti di vandalismo. E non in un posto lontano e nascosto, ma nella centrale piazza...
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DANNI E SPORCIZIALe altalene rotte sono forse il meno perché, soprattutto, sono entrati nelle casette dei bambini e le hanno usate come gabinetti pubblici, lordandole di escrementi. Un atto di inciviltà totale, ma anche un segnale di possesso di territorio. «Il pronto intervento di Veritas e degli addetti al Verde pubblico ha permesso di ripristinare funzionalità e igiene dei giochi, ma il problema permane - commenta il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin -. Sono farabutti, soprattutto nigeriani e magrebini, ma anche italiani che non mancano mai. Oltre a infestare la zona con lo spaccio, sono arrivati a questo livello, ed del tutto probabile che la cosa si ripeta, come si ripete questa sorta di occupazione da parte di malavitosi, violenti e incivili che si sono presi il cuore della città. Oggi i giardini di piazza Sant'Antonio sono l'epicentro di un asse del degrado e dello spaccio che arriva fino a piazzale Foscari, intorno alla sala scommesse che si trova a pochi metri da una scuola elementare e da una scuola media».
Se, fino a poco tempo fa, la presenza degli spacciatori era in qualche modo a spot, ora si sono piazzati in maniera stanziale nei giardini. E qualche giorno fa una ragazza è stata soccorsa a pochi metri dalla piazza per un'overdose. «Occorre intervenire duramente, estirpando queste presenze e ripristinando i presidi centrali in piazza Sant'Antonio, garantendo anche un futuro all'ex scuola Sacro Cuore, cioè il Centro Gardenia - riprende Bettin - . Sia chiaro, polizia, vigili e forze dell'ordine passano costantemente, ma ora è necessario un'operazione più energica».
MOBILITAZIONEInsomma, bisogna reagire. E la Municipalità di Marghera annuncia l'intenzione di promuovere a breve una manifestazione contro spaccio, violenza e degrado proprio nei giardini di piazza Sant'Antonio, sulla scorta di altre mobilitazioni che hanno già coinvolto centinaia di persone a Marghera. L'invito al mondo dell'associazionismo sta partendo in queste ore: «Qui non basta più passare con le pattuglie oppure sistemare e ripulire dove sono passati gli spacciatori. Quando metti a posto, sono già lì che aspettano per tornare. Per questo bisogna allontanarli definitivamente».
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Il Gazzettino