Investito e ucciso da un'auto. L'appello del fratello: «Chi ha visto parli»

Gimmy Lionello
STANGHELLA - La famiglia di Gimmy Lionello va a caccia della...

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STANGHELLA - La famiglia di Gimmy Lionello va a caccia della verità. A distanza di una settimana dal tragico incidente che ha strappato alla vita il 41enne adriese, accorato appello del fratello Denis per far luce sulle circostanze dell'incidente. «Il mio - spiega Denis, rivolgendosi al popolo della rete - è un appello urgente. A seguito del tragico evento accaduto a mio fratello Gimmy, mentre era in bici, l'8 maggio scorso attorno alle 12, lungo la strada statale 16, Solesino-Stanghella in direzione Monselice - Rovigo, chiedo a chiunque di voi che legga questo messaggio se ha visto qualcosa». Per Denis anche un minimo dettaglio o particolare apparentemente ininfluente è importante. La sua richiesta in particolare è indirizzata ai cicloamatori come il fratello che quotidianamente percorrono  quella strada. «Chiedo - prosegue il familiare - a chi ha visto qualcosa di farsi avanti per fornire a tutti noi che gli volevamo bene informazioni utili ai fini di ricostruire la dinamica dell'accaduto e di avere la possibilità di sapere cosa è realmente successo. Vi chiedo di condividere questo appello tra tutti i vostri contatti e, per rispetto di noi famigliari, vi prego di contattare solo ed esclusivamente l'agenzia che ci tutela al numero 345.0757015. Vi ringrazio anche solo per aver letto e condiviso questo appello». Lionello, in sella alla sua bicicletta da corsa, stava percorrendo la statale 16, all'altezza di Stanghella, quando è stato coinvolto in un incidente stradale. É morto all'ospedale di Padova, dove era stato trasferito con l'elicottero dopo 20 minuti di tentativi di rianimazione sul posto. Lo schianto sarebbe avvenuto intorno alle 13, quando stava ritornando da Solesino, dove abita la fidanzata. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe finito contro l'auto che lo precedeva, guidata da un rodigino di 68 anni. Sbalzato dal sellino, avrebbe battuto violentemente il capo sull'asfalto ed in particolare su una pietra. La data delle esequie non è ancora stata fissata.

Guido Fraccon  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino