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TRIESTE - Nella sua “scuderia” vi erano delle giovani mozzafiato, che facevano perdere letteralmente la testa ai numerosi turisti ed agli abituali frequentatori del litorale riminese. Per un’ora d’amore, i clienti dovevano rivolgersi a lui, organo deputato all’organizzazione dell’incontro nonché al luogo in cui consumare fugacemente il rapporto. Per le ragazze, però, non erano attimi di piacere e di intimità, perché erano costrette con la forza e la violenza a mettersi in mostra per strada, con l’intento di adescare dei clienti.
Alcune ragazze, però, nel tempo si sono ribellate, trovando la forza di denunciare i loro aguzzini. Grazie alle loro testimonianze è stato possibile scardinare l’organizzazione criminale, mandando a processo tutti i loro associati. Nei giorni scorsi un membro dell’organizzazione che gestiva il racket della prostituzione a Rimini e provincia, un cittadino romeno di 31 anni, è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Aurisina, mentre si trovava a bordo di un autobus di linea, intento a rientrare in Romania. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, impegnati in un servizio di retrovalico con il supporto delle pattuglie delle Stazioni di Aurisina e di Villa Opicina, hanno così arrestato lo straniero e condotto al carcere del Coroneo di Trieste, dove dovrà scontare la pena di anni 1 e mesi 9 di reclusione per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, commessi a fine anno 2010.
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