VENEZIA - Sono stati bravi: da tre mesi in laguna lavoravano per il "marriage" dell’anno, si erano pure "comprati" due alberghi per l’evento, uno - il Cipriani alla...
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Finché a parlare non è stato lui. Il futuro sposo. George Clooney in persona. Che domenica sera a Firenze, alla cena di gala benefica messa in piedi da Andrea Bocelli, quando ha preso la parola per sostenere la raccolta di fondi non è riuscito a trattenere la gioia: signori mi sposo, ha detto guardando Amal Alamuddin, la splendida fidanzata di origini libanesi, naturalizzata inglese, che a vederla sembra una modella e invece è un avvocato di grido, specializzata in diritti umani.
Va da sé, le agenzie di stampa hanno rilanciato immediatamente la notizia: «Mi sposerò presto in Italia, tra poche settimane e vorrei dire ad Amal "ti amo da morire e non vedo l'ora di diventare tuo marito"». Poi, tornato al tavolo, Clooney ha dispensato i dettagli ai commensali, tra cui il sindaco di Firenze Dario Nardella, ma anche il patron della Diesel, Renzo Rosso e la moglie del premier Agnese Renzi. La data? Ci sposiamo sabato 27 settembre.
Dove? Non a Laglio, non a Lecco, alla faccia dei bookmaker. «Ci sposeremo a Venezia, in un antico palazzo». Ahi ahi, George, ma non doveva essere un segreto? Gli ospiti - almeno 150, forse 200 - arriveranno in laguna venerdì 26 settembre. Clooney ha deciso di farli alloggiare tutti nel suo albergo preferito, il Cipriani nell’isola della Giudecca, requisito per l’intero fine settimana. Ormai al Cipriani Clooney è di casa: ogni volta che arriva al Lido per la Mostra del cinema - e ormai, dal 1998 all’anno scorso, ci è stato otto volte - alloggia qui.
L’anno scorso, quando al festival aveva il film di apertura "Gravity", l’attore aveva fatto sbarcare al Cipriani non solo trolley e valigie, ma anche la tequila di sua produzione. All’epoca Mister Clooney era ancora single. E all’epoca ancora si vociferava che potesse essere gay o quantomeno "bi": in fin dei conti la voce l’aveva messa in giro il suo caro amico Brad Pitt. Di sicuro il 2013 era stato l’anno della pausa: al Lido arrivava un anno sì e un anno no con una nuova fidanzata e il 2013 era l’anno no. Di lì a pochi mesi sarebbe arrivata Amal.
La prima volta che George e Amal sono stati fotografati insieme è stato nell’ottobre 2013. Si erano conosciuti a un cocktail. Per lui, un colpo di fulmine. Poi ci sono state le cene romantiche, le vacanze in Tanzania e alle Seychelles. La scorsa primavera, il fidanzamento: festa a Malibu e classico anello. Classico si fa per dire: un diamante di 7 carati. Ma Clooney non aveva sempre detto che non si sarebbe più risposato, che il matrimonio con la collega Talia Balsam, durato neanche quattro anni, dal 1989 al 1993, non avrebbbe avuto bis? Beh, ha cambiato idea. E, a 53 anni, per il secondo "sì" ha scelto Venezia.
Così, mentre i Brangelina, Brad Pitt e Angelina Jolie, si sposavano a fine agosto in Francia, in laguna procedevano i preparativi per il matrimonio di Clooney. L’organizzazione dell’evento pare sia stata affidata a una società italo-inglese, un’azienda così discreta che nulla dice dei suoi precedenti lavori. Unica ammissione: è specializzata anche in matrimoni reali.
Se gli ospiti alloggeranno tutti al Cipriani, il matrimonio si terrà sabato 27 settembre, si presume con spettacolare corteo acqueo di motoscafi e gondole dalla Giudecca a San Polo. E sarà una grande, hollywoodiana festa all’Aman Canal Grande, il resort a 7 stelle realizzato a Palazzo Papadopoli. Anche in questo caso "buy-out": l’hotel è stato "comprato" tutto per l’intero weekend. Massimo riserbo, invece, sulla cerimonia ufficiale: perché il matrimonio sia valido, George e Amal dovranno sposarsi con rito civile in una sede comunale. Potrebbe essere a Ca’ Farsetti prima del festone all’Aman e il celebrante potrebbe essere il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto. Chissà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino