Il geologo giramondo del petrolio travolto in sella alla moto e ucciso

Aldo Baraldi
CHIOGGIA - Ha perso il controllo della moto, ed è caduto a terra. Subito dopo il suo corpo è stato schiacciato da un autoarticolato e da altri tre veicoli che...

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CHIOGGIA - Ha perso il controllo della moto, ed è caduto a terra. Subito dopo il suo corpo è stato schiacciato da un autoarticolato e da altri tre veicoli che sopraggiungevano, ma che non hanno fatto in tempo a rendersi conto di cosa fosse quell'improvviso ostacolo che si erano trovati davanti. E' morto così Aldo Baraldi, geologo di 61 anni, chioggiotto d'adozione, per via di matrimonio e per l'amore per il mare che gli aveva trasmesso la moglie, Roberta Camuffo. Erano all'incirca le 20 di lunedì quando Baraldi stava percorrendo l'autostrada A4, tra Padova Est e lo svincolo per la A13, in direzione Venezia, al chilometro 365/est. La causa della caduta (forse un malore) sarà accertata dall'autopsia che, eventualmente, il magistrato potrà disporre sulla salma, che si trova all'Istituto di medicina legale dell'ospedale di Padova. Ma se il possibile malore non fosse stato fatale, i successivi investimenti, da parte di ben quattro veicoli, non gli hanno lasciato scampo.


TORNAVA A CASA Baraldi, quasi sicuramente, stava tornando nella sua casa di Chioggia, in sella alla Honda 600 che aveva acquistato da poco, dove aspettava il ritorno della moglie. Anche Roberta, infatti, è una geologa e, fino a ieri, si trovava in Etiopia per lavoro. I due coniugi hanno vissuto all'estero per molti anni (negli ultimi tempi facevano base a Madrid) ma ritornavano a Chioggia, città natale di lei, ogni volta che potevano. Aldo Baraldi era nato a Concordia della Secchia, in provincia di Modena ma, in seguito, la sua famiglia si era trasferita a Imperia. Lì il ragazzo aveva frequentato il liceo scientifico e acquistato la sua prima moto, un Gilera 50, prodromo di una passione per le due ruote che non lo avrebbe mai abbandonato. Lì aveva anche iniziato a giocare a pallavolo, giungendo a gareggiare per le finali nazionali della sua categoria.


LA SUA VITA Poi la famiglia si era trasferita a Legnano e Aldo, tra qualche campionato vinto e qualche lavoretto saltuario, si era laureato in geologia a Milano. Tra Accademia Navale a Livorno e servizio in Capitaneria a Porto Maurizio, passano altri due anni. Aldo trova lavoro a Milano, in Montedison e Petrofina, e conosce Roberta, anche lei geologa. I due si sposano nel 1990 e trascorrono la luna di miele in Medio Oriente, tra giri in moto ed escursioni in barca, comprano pure casa, ma l'impresa costruttrice fallisce e perdono tutti i risparmi. Nel 1992 Roberta ottiene un contratto, in Argentina, che li salva. Emigrano in Sudamerica e, dopo quache tempo, anche Aldo trova lavoro, girovagando per il mondo, come la moglie, alla ricerca di giacimenti petroliferi. A Buenos Aires restano sette anni e lì nasce la loro unica figlia Valentina, che oggi vive a San Francisco, e Aldo acquista la sua prima barca con cui vince alcune regate nel Rio de la Plata. Poi Maracaibo, Denver, Houston, Rio de Janeiro e una nuova barca, la Seabird. Nel 2008 Aldo lascia il Venezuela ed entra in Chevron Usa e per diversi anni fa il pendolare intercontinentale tra Houston e Milano. Per lui e Roberta la pensione si stava, ormai avvicinando. «Sarà che non riusciremo a fare il giro del mondo in barca come vogliamo da sempre?» si chiedeva su facebook. Ora Roberta è in viaggio per l'America e, tra qualche giorno, sarà di ritorno, insieme alla figlia, a Chioggia, per dargli l'ultimo saluto.
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Il Gazzettino