GEMONA - Non è reato avere delle rappresentazioni del fascio littorio nel giardino di casa o alle pareti. Non è reato nemmeno esporre su una targa una frase...
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IL RETROSCENA
I cimeli oggetto della denuncia presentata dai carabinieri sono tutelati dalla Soprintendenza. Lo ha rivelato l’avvocato difensore, il bolognese Vincenzo De Gaetano: «Si tratta di oggetti tutelati dalle autorità come elementi storici. Non si possono togliere, sono stati rimossi solamente durante alcune ristrutturazioni e successivamente ripristinati. Un fascio littorio dei due presenti risale al 1929».
Ma il valore storico degli oggetti non è bastato ad evitare il rinvio a giudizio. Ieri il Tribunale di Udine ha deciso per l’assoluzione. «La legge Scelba - ha commentato ancora il legale - disciplina l’apologia del fascismo e all’articolo 4 sanziona chiunque promuova oppure organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista. Ma l’apologia presuppone la messa in pratica di azioni o dichiarazioni volte alla ricostituzione del partito fascista, non l’esposizione di cimeli».
Marco Agrusti
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Il Gazzettino