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PADOVA - La Procura della repubblica di Padova ha escluso l'aggravante di matrice omofoba all'aggressione del 18 settembre scorso in cui sono rimasti feriti tre ragazzi, due dei quali omosessuali. I carabinieri hanno individuato cinque aggressori, tra cui una donna, e li hanno denunciati per lesioni personali aggravate in concorso. Stando alle indagini, coordinate dal pm Sergio Dini, l'agguato ai due gay sarebbe l'apice di una serie di schermaglie tra due gruppi di ragazzi che si sarebbero provocati a vicenda tutta la sera, fino ad arrivare al pestaggio avvenuto in via VIII febbraio, dove i tre sono stati aggrediti. Uno di essi era rimasto ferito alla testa, ed è stato necessario il suo trasporto in ospedale.
A motivare il pestaggio, secondo gli investigatori, ci sono senza dubbio motivi futili ma a spingere i cinque denunciati non sarebbe stato, come era parso inizialmente, l'odio nei confronti degli omosessuali.
La notte del 18 settembre scorso i due fidanzati gay, Mattias Zouta, 26 anni, piazzaiolo e Marlon Landolfo, 21 anni, studente universitario, erano stati aggrediti davanti al Municipio fino poi in piazza delle Erbe. I due ragazzi erano stati avvicinati da una compagnia di coetanei che stava transitando, a piedi, vicino a loro.
L’attività dei militari della stazione procedente si era subito avviata con l’assunzione di informazioni da parte dei testimoni dell’episodio di violenza, acquisendo anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso l’accaduto.
Al termine delle investigazioni, coordinate dal Sost. Procuratore Sergio Dini, sono stati individuati gli autori dell’aggressione: D.M., nata nel 1998, residente a Padova; M.L., nato nel 1966, residente a Montegrotto Terme (PD); C.A., nato in Moldavia nel 1977, residente a Selvazzano Dentro (PD); S.M., nato nel 1999, residente a Padova; B.M., nato nel 1997, residente a Rubano (PD).
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Il Gazzettino