Migliaia di gattini senza una casa: allarme a Treviso e Conegliano

Migliaia di gattini senza una casa: allarme a Treviso e Conegliano
TREVISO In città ci sono circa duemila gatti abbandonati. Non si tratta di randagi veri e propri, nati per strada, ma animali d'affezione rimasti all'improvviso...

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TREVISO In città ci sono circa duemila gatti abbandonati. Non si tratta di randagi veri e propri, nati per strada, ma animali d'affezione rimasti all'improvviso senza un padrone e una casa. «È un problema serio - precisa l'assessore all'Ambiente Alessandro Manera - in moltissimi casi si tratta di gatti che restano soli dopo la morte dell'anziano che li accudiva. Non sono quindi propriamente randagi e, se nessuno se ne prende cura, se ne deve occupare il Comune». L'idea a cui si sta lavorando è di trovare un accordo col gattile di Conegliano che, però, ha già i suoi problemi a prendersi cura dei gatti già ospitati. «L'alternativa - continua Manera - è parlare con l'Enpa e ipotizzare un potenziamento del canile di Ponzano realizzando nei pressi anche un gattile comunale. Ma stiamo parlando di una struttura che non si trova nel nostro territorio. Faremo delle valutazioni».

 
NEI QUARTIERILa questione dei gatti è una delle tante di cui si sta occupando l'Ufficio Animali voluto dalla giunta Conte. L'altro fronte caldo è quello delle aree di sgambatura dei cani: le due esistenti in città sono frequentatissime, ma non bastano a soddisfare tutte le esigenze. Un censimento infatti indica in 40mila gli animali d'affezione tranquillamente residenti nelle case della città e, nella maggior parte dei casi, si tratta di cani: «Abbiamo fatto una riunione sul tema - premette Manera - e l'idea allo studio è di individuare un'area di sgambatura in ogni quartiere. La seconda ipotesi è di realizzarne di meno, ma più grandi e in grado di servire almeno due quartieri. Verificheremo cosa ci conviene di più anche in base alle richieste dei cittadini. Di sicuro andremo a rivedere il regolamento che ne stabilisce l'uso. A proposito di regolamenti: andremo a rivisitare anche quello comunale che detta le regole di come salvaguardare il benessere degli animali d'affezione presenti nelle nostre case».

PREVENZIONEAltro provvedimento che l'assessore ha intenzione di attuare in questo campo è una campagna di sensibilizzazione al rispetto degli animali e delle loro esigenze: «Vogliamo partire dalle scuole - spiega - parlando con i bambini. Tanti di loro hanno in casa un animale e quindi riteniamo sia giusto spiegare come accudirlo e quanto sia importante rispettarlo. Per farlo daremo l'incarico di organizzare questi incontri alla Polizia Locale e all'unità cinofila. Portare nelle classi il cane che ogni giorno lavora con i nostri agenti sarà un modo diretto e divertente per spiegare i diritti dei nostri amici a quattro zampe».
Paolo Calia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino