Gara Pedavena-Croce d'Aune bocciata dalla Provincia che ricorre al Tar

Il sindaco Castellaz: «Resto perplesso, nel documento rilevo motivazioni di carattere politico»

Gara Pedavena-Croce D'Aune, ricorso al Tar della Provincia
PEDAVENA (BELLUNO) - La Provincia di Belluno si costituisce in giudizio nel ricorso al Tar del Veneto per la corsa automobilistica Pedavena - Croce d'Aune. ...

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PEDAVENA (BELLUNO) - La Provincia di Belluno si costituisce in giudizio nel ricorso al Tar del Veneto per la corsa automobilistica Pedavena - Croce d'Aune.

«Rimaniamo perplessi sulla decisione assunta dalla Provincia, che nel documento non solo inquadra il procedimento autorizzativo ma si lascia andare anche a motivazioni di carattere politico» afferma il sindaco di Pedavena Nicola Castellaz che chiede quindi la convocazione urgente di un tavolo per discutere di questo tema ma anche dell'edizione 2023 della manifestazione che si terrà, lo ricordiamo, su un tracciato corto che esclude aree che ricadono nei confini del Parco.

Le perplessità

La provincia di Belluno ha deciso di costituirsi in giudizio nel ricorso al Tar del Veneto promosso dal Comitato organizzatore della Pedavena Croce d'Aune. Una decisione che ha lasciato non poco perplesso il sindaco di Pedavena, Nicola Castellaz. «La recente memoria di costituzione in giudizio della Provincia di Belluno nel ricorso promosso dal Comitato organizzatore della Pedavena Croce D'Aune in merito al diniego dell'autorizzazione allo svolgimento della gara risulta, pur legittima, alquanto anomala» premette il primo cittadino, che prosegue: «Nella prima parte dell'atto la Provincia inquadra il procedimento autorizzativo indicando che «alla luce di tale diniego del Parco alla Provincia non restava che assumere un atto dovuto quale l'archiviazione della domanda autorizzativa della gara sportiva per mancanza del nulla osta». La memoria della Provincia di Belluno poteva quindi fermarsi qui, invece, entra nel diritto e nel merito del diniego scritto l'anno scorso da parte, tra l'altro, di un altro Ente, cioè il Parco.

Posizione politica?

La provincia però, oltre a questi aspetti tecnici, si lascia andare anche a commenti politici. «Fa specie - continua Castellaz - che vengano anche addotte nella memoria motivazioni di carattere politico, quando si legge "manifestazione incompatibile con le finalità di conservazione del Parco": si consideri, tra l'altro, che la manifestazione si svolge da anni (anche dopo l'istituzione del Parco la cui legge quadro 394 risale al 1991 e non è mai stata modificata) raggiungendo nel 2021 la 37^ edizione. La vicenda diventa ancora più paradossale quando lo stesso Presidente della Provincia afferma di non essere a conoscenza dell'atto, cosa anomala vista l'importanza della storica manifestazione sportiva feltrina. Mi chiedo poi come l'Ente Provincia possa coerentemente parlare di incompatibilità ambientale di una corsa d'auto che si svolge in due giorni l'anno e contestualmente non esprimersi (politicamente) sulla pista da Bob e sul villaggio olimpico di Fiames».

«Ritengo perciò importante chiarire il tema chiedendo alla Provincia stessa di convocare un tavolo politico dove poterci confrontare anche in virtù della manifestazione di quest'anno per la quale il Comitato organizzatore sta lavorando già da mesi e ha chiesto l'autorizzazione per fare l'evento in un tracciato "corto" (con l'arrivo prima dei confini del Parco)» afferma il sindaco Castellaz, che conclude: «Rinnovo infine l'importanza, a seguito delle osservazioni inviate entro mese di gennaio scorso, di procedere velocemente nell'iter di modifica dell'attuale regolamento che ha comunque bisogno di essere maggiormente "calato" sulle nostre comunità locali affinché il Parco possa diventare un importante motore di sviluppo e strumento di crescita per il nostro territorio». 

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Il Gazzettino