Gara del gas, ex senatore e sindaci assolti: non c'è stata turbativa

Gli imputati Perenzin, Piccoli e Zanolla assolti con formula piena
BELLUNO - «Il fatto non sussiste». Sono stati tutti assolti con formula piena gli amministratori finiti sotto processo con l'accusa di aver turbato la gara del gas...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO - «Il fatto non sussiste». Sono stati tutti assolti con formula piena gli amministratori finiti sotto processo con l'accusa di aver turbato la gara del gas in Provincia. Oggi, 7 febbraio, in Tribunale a Belluno la lettura della sentenza del gup e la fine di un incubo iniziato nel luglio del 2020 con le prime indagini per l’ex sindaco di Feltre Paolo Perenzin (avvocato Luciano Perco), il sindaco di Quero e amministratore unico di Bim infrastrutture Bruno Zanolla (avvocato Massimo Moretti), e il direttore tecnico della società, nonché ex senatore ed ex sindaco, Giovanni Piccoli (avvocati Carlo Tremolada e Mario Mazzoccoli). Il pm aveva chiesto 8 mesi di reclusione ciascuno.

Secondo l’ipotesi dell’accusa, formulata nell’inchiesta coordinata dal procuratore Paolo Luca i tre imputati avrebbero chiesto alla dirigente del Comune di Belluno, stazione appaltante, di fermare la gara d’appalto per il gas in provincia, prospettandole conseguenze per la sua carriera e richieste di risarcimento danni. Ma la funzionaria non avrebbe mai ceduto. Secondo gli inquirenti i tre imputati miravano a ottenere un maggiore rimborso di 15 milioni di euro per Bim Infrastrutture, sapendo che la pretesa era illegittima. Un impianto accusatorio che però è caduto nel giudizio abbreviato, che si è concluso oggi con l'assoluzione. Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra 90 giorni.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino