I campioni italiani dell'arte del bonsai sono veneti: premiati Matteo Dal Lago e Vincenzo Bandello

Dal Lago ha cominciato a coltivare i mini-alberi dopo aver acquistato un olmo cinese per fare beneficenza

Matteo Dal Lago
CITTADELLA - Un padovano è tra i migliori bonsaisti italiani. É Matteo Dal Lago, 51 anni, di Cittadella. Nel corso della 25esima edizione del congresso...

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CITTADELLA - Un padovano è tra i migliori bonsaisti italiani. É Matteo Dal Lago, 51 anni, di Cittadella. Nel corso della 25esima edizione del congresso nazionale dell’Unione bonsaisti italiani, svoltosi a Reggio Emilia nel chiostro della Ghiara, sono state esposte in concorso ottantacinque piante arrivate da tutta Italia. I visitatori sono stati oltre duemila, e hanno potuto assistere anche a dimostrazioni e conferenze. «É l’appuntamento più importante dell’anno in Italia per il mondo bonsaistico - spiega Dal Lago - Con una mia composizione ho vinto la menzione di merito, un premio molto ambito che viene assegnato alle tredici migliori piante del concorso»

Una tradizione antica

L’arte del bonsai consente di riprodurre in miniatura alberi maestosi. Come tutte le pratiche zen si fonda sulla ricerca di una perfetta sintonia tra uomo e natura. A Dal Lago sono state riconosciute competenza, passione ed originalità, oltre che dedizione. Ma questo non è l’unico successo che Dal Lago ha ottenuto al congresso. «Un mio allievo, il vicentino Vincenzo Bandello di Rosà, ha partecipato con una composizione, nella categoria “Nuovo talento italiano” e l’ha vinta. Grazie a questo riconoscimento, il prossimo anno parteciperà al concorso europeo dei bonsaisti rappresentando l’Italia. Sono molto orgoglioso». 

L'inizio di tutto

La passione per i bonsai di Dal Lago è scattata quando, nel 1997, ha acquistato per beneficenza un olmo cinese su una bancarella. «Da quel momento per molti anni ho provato da autodidatta a costruire un bonsai. Poi mi sono affidato ad un pioniere del bonsai in Italia, Maurizio Rovida, e mi sono iscritto al Marostica Bonsai Club». Ha poi frequentato i seminari di Marco Invernizzi e Mauro Stemberger, e ha fatto tanta pratica arrivando a realizzare una collezione personale. «In questi anni ho potuto fare delle demo in Italia, Spagna e Germania, ho partecipato a dimostrazioni seguite anche dalla stampa specializzata». Non sono mancati i riconoscimenti. Dal Lago è stato più volte in Giappone in visita ai più bei giardini bonsai per capire i segreti di quest’arte. Nel 2016 è stato cofondatore dell’Italia Bonsai Museum con sede a Marostica (Vicenza), mostra permanente composta di 36 piante di alto livello bonsaistico provenienti in parte dalla collezione personale di Mauro Stemberger e da collezioni dei soci del Club cittadino fondato nel 1990 e cresciuto in maniera esponenziale. Dal Lago, anche membro del direttivo nazionale dell’Ubi, ci tiene a far sapere che l’olmo cinese è ancora vivo e vegeto.

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Il Gazzettino