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SANTO STEFANO - Sui lavori all'interno della galleria Comelico, Anas non retrocede di un millimetro. Anzi: ingrana la marcia più alta ed accelera, confermando che il cantiere aprirà in primavera. Vale a dire: subito. In sostanza da qui al 21 giugno. Nessun rallentamento sulla tabella di marcia. Nessun rinvio: sperato ed atteso dal territorio. Per il comprensorio comeliano arriva invece la doccia fredda, che si tradurrà nella totale chiusura notturna del traforo e nell'apertura a fasce nelle ore diurne. Nella confusione creatasi in quattro mesi attorno alla vicenda, dal 3 dicembre scorso, quando Anas ha presentato l'intervento nel tunnel, la certezza giunge direttamente dalla società stradale nazionale: la consegna dei lavori è prevista in primavera, cioè adesso. Ad essa seguirà l'informazione alla cittadinanza sul concreto avvio delle limitazioni al traffico. Un altro elemento conferma che Anas non si ferma e procede diritta sul programma stabilito: in questo processo l'ente competente sulla 52 Carnica sta definendo con Dolomitibus le date e le fasce orarie, che saranno comunicate con il dovuto anticipo rispetto all'avvio delle lavorazioni. Nessuna attesa, quindi, di finanziamenti per realizzare una valida alternativa al passo Sant'Antonio, che si snoda lungo i tornanti che salgono e scendono da Danta.
LA VIA ALTERNATIVA
Dall'altra parte, comunque, Anas conferma la disponibilità ad intervenire, in un sistema collaborativo, lungo la vecchia strada dla val nei termini già rappresentati nelle riunioni del tavolo tecnico.
LO STUDIO DI FATTIBILITÀ
Sullo stesso tratto di strada, l'Unione montana aveva già avviato, in precedenza, uno studio di fattibilità, per la realizzazione di una pista ciclabile e per eventuali emergenze. Esso va ora integrato e completato. La sistemazione e l'adeguamento della strada dla val sono ritenuti assolutamente strategici e prioritari dalla Provincia e dagli altri enti. Per una prima copertura dei costi del progetto preliminare, Palazzo Piloni pone sul piatto 20mila euro, mentre l'Um e i sette Comuni 5mila euro ciascuno. Nel frattempo è stata presentata anche una richiesta per ottenere i 60mila euro per la progettazione dai fondi dei Comuni di confine alla voce miglioramenti dei servizi territoriali comprensoriali. A questo punto ciò significa che i Comuni, Um e Provincia potrebbero risparmiare oppure che il costo del piano progettuale raddoppia.
Il Gazzettino