Lama puntata in faccia, rapinato il figlio dell'ex giocatore della Juve Galderisi

Lama puntata in faccia, rapinato il figlio dell'ex giocatore della Juve Galderisi
PADOVA - Trentenne rapinato da due magrebini alle 5 di mattina, nella notte tra mercoledì e giovedì, in via Vicenza, davanti al locale dove aveva passato la serata....

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PADOVA - Trentenne rapinato da due magrebini alle 5 di mattina, nella notte tra mercoledì e giovedì, in via Vicenza, davanti al locale dove aveva passato la serata. A trovarsi un coltello puntato contro è stato Andrea Galderisi, musicista e influencer figlio del Nanu, Giuseppe, ex giocatore di Juventus e Padova,che una volta conclusa la carriera calcistica, ha deciso di rimanere a vivere in città. Attimi di terrore per il giovane, ma la vicenda si è conclusa solo con il portafoglio alleggerito di 120 euro. Poi, il giorno seguente, Galderisi Jr. si è presentato nella caserma di Prato della Valle per fare denuncia, raccontando quel che gli era capitato. 

 
IL FATTO
Erano circa le 5 della mattina quando Andrea Galderisi è uscito dal locale di via Vicenza dove era rimasto tutta la nottata. Una volta fuori, si è subito diretto verso la sua macchina, parcheggiata poco distante. È in questo breve percorso che il 30enne è stato preso di mira dai rapinatori: due uomini, stranieri, probabilmente magrebini, che erano armati di coltello. Si era incamminato da solo, senza pensare minimamente di poter essere aggredito lungo la strada, proprio sotto il cavalcavia Chiesanuova, praticamente deserta a quell'ora.
Dopo pochi passi, il giovane sarebbe stato accerchiato dai due stranieri che gli hanno puntato contro il coltello, intimandogli di sganciare tutti i soldi che aveva in tasca. 
Galderisi non si è perso d'animo e ha cercato di mantenere i nervi saldi. Ha chiesto loro di non agitarsi, che avrebbe eseguito le loro richieste e che non c'era bisogno di alcuna violenza. Così ha estratto il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, l'ha aperto, e ha tirato fuori tutti i soldi che aveva: 120 euro. Non un ricco bottino, ma era quel che bastava ai due balordi per dirsi soddisfatti, richiudere il coltello serramanico e andarsene via di corsa. 
IL RITORNO A CASA

Il trentenne, dopo essersi ripreso dallo spavento, è arrivato all'auto e se n'è tornato a casa, riservandosi di presentare denuncia solamente il giorno dopo, tanto ormai, a suo avviso, i due erano scappati e difficilmente sarebbero stati ritrovati. E così ha fatto l'indomani, giovedì, quando, nel pomeriggio, si è recato nella caserma di Prato della Valle. Ora i militari indagano sul fatto, controllando le immagini della videosorveglianza della zona nella speranza di riuscire a dare un nome e un volto ai due malviventi.
Marina Lucchin  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino