Giuliana, la cerimoniera di Zaia ora insegna il galateo a tutti

Giuliana Meneghetti
Un cenacolo culturale, un luogo in cui i dotti del tempo, da Gaspara Stampa a Pietro Bembo, amavano dialogare, confrontarsi, comporre. Ispirati, forse, anche dalla bellezza quasi...

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Un cenacolo culturale, un luogo in cui i dotti del tempo, da Gaspara Stampa a Pietro Bembo, amavano dialogare, confrontarsi, comporre. Ispirati, forse, anche dalla bellezza quasi magica del paradiso in cui erano immersi. L'abbazia di Sant'Eustachio a Nervesa, oasi di pace che domina la campagna circostante e abbraccia l'orizzonte. Lì, Monsignor della Casa compose il Galateo, non un freddo manuale di buone maniere ma uno scrigno di consigli su come comportarsi, per dimostrarsi rispettosi verso se stessi e versi gli altri. Quasi cinquecento anni dopo, in quello stesso gioiello appena restaurato grazie all'imprenditore Ermenegildo Giusti, sarà proposto, dalle prossime settimane, un corso di galateo, che comincerà il 27 novembre e durerà sei ore, distribuite su tre giorni. A raccogliere l'originale offerta della Giusti wine un'esperta in materia. Si tratta di Giuliana Meneghetti che, da guru del cerimoniale, è stata al fianco per anni, in Provincia a Treviso, prima di Luca Zaia e poi di Leonardo Muraro. 


 
NUOVA VESTEOra, da pensionata, oltre a collaborare con Anci, Unindustria e il conservatorio di Castelfranco, si mette in gioco in un altro ambito: non quello del Cerimoniale di Stato e delle regole di comportamento nel settore pubblico, ma il percorso di quelle che caratterizzano, o dovrebbero caratterizzare, la vita privata di una persona. Da quando si alza e si veste a quando si siede a tavola a quando chatta o scrive su facebook. E lo fa partendo da un principio chiave: «la sobrietà è il principio dell'eleganza». Nel vestire, nel mangiare, nel dialogare. Bando allora, nell'abbigliamento ad esempio, a mini short o abbigliamenti da adolescenti, se hai superato gli anta. Sono il modo migliore per dire che, il tempo delle mele l'hai oltrepassato da parecchio. Ben venga, invece, il nero, anche se il total black, accessori compresi, è da bocciare di mattina. E le borse enormi in cui la maggior parte delle donne inserisce mezza casa, dalle agende ai trucchi agli spazzolini? Niente di male se usate di giorno, da cancellare la sera. Lo stesso vale poi per le borse di coccodrillo, ammesse solo di mattina. Attenzione, poi, a trucchi esagerati, tacchi spropositati, capigliature troppo appariscenti: nella scala dell'eleganza non fanno certo guadagnare punti preziosi, anzi.

LA COMUNICAZIONEMa un ruolo di primo piano nel galateo ce l'hanno, ovviamente, il linguaggio e la conversazione. «L'interlocutore -spiega l'esperta- va fatto sentire comunque importante, va messo a suo agio». Anche a tavola, dove non deve assolutamente succedere che qualcuno dimentichi la bontà di un piatto per una battuta o un commento che ha avuto l'effetto di una doccia fredda. La padrona di casa eviti tutti gli argomenti a rischio: la politica potrebbe rappresentare ad esempio la classica buccia di banana, ma anche il tifo calcistico, se allo stesso tavolo siedono un interista e uno juventino. Le lezioni del corso riveleranno poi anche come preparare una tavola, suggerendo in particolare la giusta proporzione fra il piatto servito e la ricchezza di stoviglie. Insomma, posate d'argento e cristalli ben si abbinano a una raffinata cena a base di caviale, meno a una pizza fra amici. La Meneghetti tocca, poi, un ambito che, inevitabilmente, rimase sconosciuto a Monsignor Della Casa: il mondo dei social, facebook, le chat, ma anche le mail. Attenti, in particolare, a non violare la privacy altrui; attenti pure a non scambiare una mail di lavoro con un messaggio whats app: sintesi e abbreviazioni, importanti nel secondo caso, sono improponibili nel primo. E potrebbero costare care.   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino