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VENEZIA - Venezia sempre più vittima dei gabbiani. Nonostante l'assenza di turisti, non mancano gli incivili che abbandonano i sacchetti in strada (foto per gentile concessione di Maurizio Torresan). Lunedì 19 alle 7.40, ad esempio, dietro alla chiesa di San Marcuola, accanto al bidone dell'immondizia c'erano diversi rifiuti organici tra borse di tessuto e di plastica. Anche lo scorso 24 febbraio, alle 13, si è riscontrato un problema analogo, ma a San Silvestro, lungo la piccola fondamenta de la Pasina, a pochi passi dall'approdo del vaporetto. I gabbiani hanno preso di mira i sacchetti dell'immondizia, in bella vista, ed il cui contenuto, in particolare gli avanzi di cibo, è stato rovesciato sopra i masegni. Ai piedi del palo, sulla cui sommità è installata una telecamera, c'erano scatole di cartone e plastica, numerosi fogli di carta erano sparpagliati sino all'approdo. E di esempi se ne potrebbero fare all'infinito.
LA MOLTIPLICAZIONE
A Venezia, nel 2005, si contavano solo 24 coppie di gabbiani reali.
AGGRESSIVI
«Il calo dei rifiuti per le strade della città - si legge nella ricerca - e la riduzione della presenza antropica a causa della pandemia da Covid-19 hanno avuto delle conseguenze sulla specie che appare ridotta nel numero di individui, ma più localizzata in determinate zone del centro storico, ed affamata. Una nuova campagna di monitoraggio consentirebbe da un lato di aggiornare i dati di popolazione per un'idonea gestione delle criticità legate alla specie, e al contempo valutare gli effetti del nuovo sistema gestionale dei rifiuti urbani sul lungo periodo. Per il momento i residenti possono, ai fini della salvaguardia del decoro urbano seguire alcune regole comportamentali ben descritte nella brochure Il Gabbiano reale a Venezia: non disperdere i rifiuti in strada o gettarli nei canali, non alimentare i gabbiani e mantenere la giusta distanza ricordandosi che si tratta di animali selvatici.
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