Rubata la porticina del '700 del tabernacolo. Il parroco a 'Chi l'ha visto': «Tu che l'hai fatto restituisci quella bellezza»

Il tabernacolo è rimasto senza la porticina, opera ignea del '700
ESTE - Dieci giorni dopo il furto sacrilego, il parroco invita i ladri al pentimento. In un messaggio pubblicato sul profilo facebook della trasmissione Chi l'ha...

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ESTE - Dieci giorni dopo il furto sacrilego, il parroco invita i ladri al pentimento. In un messaggio pubblicato sul profilo facebook della trasmissione Chi l'ha visto', don Alessandro chiede ai responsabili di restituire la porticina dipinta del tabernacolo rubata dalla chiesa il pomeriggio di Venerdì Santo.


Parlando al singolare, il sacerdote spera in un passo avanti dei responsabili: «Mi rivolgo a te che sei entrato in questa chiesa, non per pregare e ammirare la bellezza, ma per fare altro. Ti chiedo di tornare e poter guardare alla luce del sole la bellezza di questa chiesetta di campagna e restituire ciò che la rendeva ancora più bella, così da essere felice con te stesso e rendere felice chi entra ogni giorno in questo luogo». Sull'episodio stanno indagando i carabinieri di Este.

Dopo la via Crucis, il ladro - quasi sicuramente aiutato da complici - si è introdotto in chiesa e ha tolto dai cardini la porticina lignea del tabernacolo sopra l'altare laterale. Si tratta di un piccolo pannello di circa 25centimetri per 15, su cui è appoggiata una lastra di metallo dipinta con un ritratto di san Gaetano Thiene.

L'opera, censita nel registro della diocesi, risale alla metà del 18. secolo, periodo in cui la chiesa di Schiavonia è stata edificata e consacrata alla Natività di Maria. Ad accorgersi del furto era stato il sagrestano Domenico Grosselle, che da anni aiuta il parroco a tenere aperto il luogo di culto: «La mattina del sabato sono entrato in chiesa e ho fatto il solito giro di perlustrazione. Quando ho visto che mancava la porta del tabernacolo, mi sono sentito male».

La mossa di contattare 'Chi l'ha visto' deve essere stata dettata da un'oggettiva difficoltà a identificare i responsabili del gesto: l'impianto di videosorveglianza all'interno della chiesa non è attualmente in funzione e non sembra ci siano telecamere pubbliche nel piazzale antistante né sulla via principale. Il Comune ha installato qualche anno fa un occhio elettronico con sistema di lettura targhe al centro della frazione, un punto distante qualche centinaio di metri dalla parrocchia.
 

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Il Gazzettino