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CADONEGHE - Entrano in un capannone e rubano i regali di Natale di un bambino. È accaduto nella frazione di Bagnoli. Lunedì pomeriggio i ladri sono riusciti a introdursi in un capannone di via Bagnoli: hanno forzato, distruggendole, tutte le serrature esterne dell’immobile compresi i lucchetti in ferro. Una volta all’interno, i malviventi sono andati dritti a colpo scuro e hanno afferrato due minimoto ed una macchinetta telecomandata custodite in attesa del Natale e che dovevano essere un regalo per il piccolo Jacopo, tre anni. Quando il papà del piccolo, avvisato dal proprietario del capannone, è andato a vedere come mai l’edificio avesse le porte aperte, si è trovato davanti l’amara sorpresa. Un furto alquanto strano ed anomalo poiché, a detta del papà Fabio Ruzzon, a essere sottratti dal capannone sono stati solo i giochi per il figlioletto. Tante altre cose e attrezzi da lavoro sono stati lasciati lì.
L’AMAREZZA
«È indescrivibile la rabbia che ho provato quando ho visto che le due minimoto di Jacopo erano sparite – racconta amareggiato il papà Fabio - tanto più perché era evidente che si trattava di due giocattoli e, visto il Natale alle porta, era impossibile non immaginare che fossero due regali. Sono spariti anche una macchinetta telecomandata, una telecamera interna di sorveglianza e un dispositivo Wi-Fi. Non ho mai visto dei ladri rompere dei lucchetti ed una serratura e poi prendersi la briga di portarsi via i pezzi rotti: davvero anomala questa cosa e non la capisco.
Papà Fabio aveva acquistato i regali diversi giorni fa e li aveva riposti nel capannone per non correre il rischio che a casa il figlioletto potesse trovarli, in attesa di darglieli la mattina di Natale. Fabio ha dei sospetti su chi possa aver commesso il furto, che evidentemente sapeva cosa c’era nel capannone, ma preferisce non lanciarsi in azzardi e aspetta che siano i carabinieri a fare le loro indagini. Ora a papà Fabio resta il senso di amarezza per il furto subito e per l’albero di Natale che resterà spoglio. «Certo, ho dei sospetti, perché sembra un dispetto più che altro, ma non ci sono prove – aggiunge il papà - ribadisco che a infastidirmi di più di quanto accaduto non è l’aspetto economico di quanto è stato rubato, ma il fatto che fossero regali per un bambino. Mi auguro che chi ha fatto questo, che non può che essere un pezzente ed una persona senza cuore né moralità, si ravveda e in qualche modo mi faccia ritrovare quanto sottratto. Ripeto, non è per me ma per il mio bambino che a Natale non avrà il suo regalo. E poi faccio appello a chiunque abbia visto o sappia qualcosa di farsi avanti».
Il Gazzettino