«Dacci 300 euro e ti ridiamo il monopattino». Furto con ricatto, arrestati due ventenni

I poliziotti hanno fermato i due giovani nei dintorni della stazione
VERONA - «Se rivuoi il monopattino elettrico che ti hanno appena rubato, ci devi dare 300 euro». Con questa frase due ragazzi hanno avvicinato la vittima di un furto,...

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VERONA - «Se rivuoi il monopattino elettrico che ti hanno appena rubato, ci devi dare 300 euro». Con questa frase due ragazzi hanno avvicinato la vittima di un furto, martedì 14 giugno, intorno alle 19.30, in piazzale XXV Aprile. Solo qualche minuto prima il monopattino elettrico del giovane era sparito. Una tecnica che viene chiamata "cavallo di ritorno", una sorta di estorsione: si chiede il riscatto per riavere la merce rubata. In questo caso, il giovane non è caduto nella trappola.

L'arresto

I due malviventi, un 20enne e un 21enne con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati visti da due poliziotti che passavano in zona stazione e li hanno fermati. Sono stati arrestati per tentata estorsione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale; il 20enne dovrà rispondere anche di false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità, detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope e ricettazione. A casa sua, infatti, gli agenti hanno trovato uno smartphone impostato in lingua tedesca di cui il giovane non conosceva il codice di sblocco, per cui si pensa sia stato rubato. Aveva anche due scatole di Rivotril, per il quale serve la ricetta. Il suo complice, invece, era stato arrestato solo il giorno prima per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali (era stato deciso l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Il monopattino elettrico, del valore di 800 euro, è stato restituito al legittimo proprietario mentre i due arrestati sono stati portati al carcere di Verona Montorio. Il giudice sabato ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi.

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Il Gazzettino