Furti all'ecocentro, arrestato grazie al cittadino-detective. In auto aveva telefonini, avvitatori e batterie

Lo ha inseguito in auto permettendo alla Squadra Volante di bloccarlo

Furti all'ecocentro, arrestato grazie al cittadino-detective
CORDENONS - Aveva riempito il bagagliaio di utensili, batterie d'auto, ferri da stiro, autoradio e telefonini recuperati dai cassonetti dell'ecocentro che si trova in via...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CORDENONS - Aveva riempito il bagagliaio di utensili, batterie d'auto, ferri da stiro, autoradio e telefonini recuperati dai cassonetti dell'ecocentro che si trova in via Chiavornicco a Cordenons. Hassan Ftaichi, 63 anni, nazionalità marocchina e residenza a Vittorio Veneto, domenica mattina è stato arrestato per le ipotesi di furto aggravato e danneggiamento. È stato bloccato dalla Squadra Volante all'altezza dell'autoscuola Tavella, sulla Pontebbana, mentre a bordo della sua Fiat Punto aveva imboccato la statale in direzione Sacile. Non si è accorto che lungo il tragitto da Cordenons a Pordenone un'auto lo stava seguendo. È quella di cordenonese che, passando davanti all'ecocentro, ha notato la macchina di Ftaichi e ha intuito che cosa stava succedendo.


L'ALLARME
È stato il cittadino-detective a chiamare il numero unico di emergenza 112 e, una volta messo in contatto con la Polizia di Stato, a fornire in tempo reale le indicazioni sugli spostamenti della Fiat Punto. L'uomo è stato fermato e controllato poco prima di mezzogiorno. Il bagagliaio era pieno di materiale, tra una ventina di telefonini da smaltire, materiale in rame, trapani e avvitatori, batterie per auto gettate nella centro raccolta di via Chiavornicco, un navigatore e un fornetto. Nelle portiere dell'auto sono stati rinvenuti anche pinze, cesoie, cacciaviti, un coltello da cucina e una mannaia. Il sospetto è si tratti di utensili utilizzati per tagliare in più punti la recinzione dell'ecocentro (è stata danneggiata anche la rete metallica della sede della Protezione civile, ma la struttura non è stata violata).


L'ARRESTO


Il 63enne è stato arrestato e ha nominato come difensore di fiducia l'avvocato Paola Chiandotto. Il sostituto procuratore Marco Faion ha chiesto che fosse processato per direttissima: ieri l'arresto è stato convalidato e l'udienza aggiornata al 14 giugno per consentire alla difesa di valutare un'ipotesi di patteggiamento. Il giudice monocratico Piera Binotto (vpo Patrizia Cau) ha applicato la misura cautelare dell'obbligo di dimora a Vittorio Veneto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino