CORDENONS - Aveva riempito il bagagliaio di utensili, batterie d'auto, ferri da stiro, autoradio e telefonini recuperati dai cassonetti dell'ecocentro che si trova in via Chiavornicco a Cordenons.
L'ALLARME
È stato il cittadino-detective a chiamare il numero unico di emergenza 112 e, una volta messo in contatto con la Polizia di Stato, a fornire in tempo reale le indicazioni sugli spostamenti della Fiat Punto. L'uomo è stato fermato e controllato poco prima di mezzogiorno. Il bagagliaio era pieno di materiale, tra una ventina di telefonini da smaltire, materiale in rame, trapani e avvitatori, batterie per auto gettate nella centro raccolta di via Chiavornicco, un navigatore e un fornetto. Nelle portiere dell'auto sono stati rinvenuti anche pinze, cesoie, cacciaviti, un coltello da cucina e una mannaia. Il sospetto è si tratti di utensili utilizzati per tagliare in più punti la recinzione dell'ecocentro (è stata danneggiata anche la rete metallica della sede della Protezione civile, ma la struttura non è stata violata).
L'ARRESTO
Il 63enne è stato arrestato e ha nominato come difensore di fiducia l'avvocato Paola Chiandotto. Il sostituto procuratore Marco Faion ha chiesto che fosse processato per direttissima: ieri l'arresto è stato convalidato e l'udienza aggiornata al 14 giugno per consentire alla difesa di valutare un'ipotesi di patteggiamento. Il giudice monocratico Piera Binotto (vpo Patrizia Cau) ha applicato la misura cautelare dell'obbligo di dimora a Vittorio Veneto.
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