Furti all'ecocentro, arrestato grazie al cittadino-detective. In auto aveva telefonini, avvitatori e batterie

Lo ha inseguito in auto permettendo alla Squadra Volante di bloccarlo

Martedì 6 Giugno 2023
Furti all'ecocentro, arrestato grazie al cittadino-detective

CORDENONS - Aveva riempito il bagagliaio di utensili, batterie d'auto, ferri da stiro, autoradio e telefonini recuperati dai cassonetti dell'ecocentro che si trova in via Chiavornicco a Cordenons.

Hassan Ftaichi, 63 anni, nazionalità marocchina e residenza a Vittorio Veneto, domenica mattina è stato arrestato per le ipotesi di furto aggravato e danneggiamento. È stato bloccato dalla Squadra Volante all'altezza dell'autoscuola Tavella, sulla Pontebbana, mentre a bordo della sua Fiat Punto aveva imboccato la statale in direzione Sacile. Non si è accorto che lungo il tragitto da Cordenons a Pordenone un'auto lo stava seguendo. È quella di cordenonese che, passando davanti all'ecocentro, ha notato la macchina di Ftaichi e ha intuito che cosa stava succedendo.


L'ALLARME
È stato il cittadino-detective a chiamare il numero unico di emergenza 112 e, una volta messo in contatto con la Polizia di Stato, a fornire in tempo reale le indicazioni sugli spostamenti della Fiat Punto. L'uomo è stato fermato e controllato poco prima di mezzogiorno. Il bagagliaio era pieno di materiale, tra una ventina di telefonini da smaltire, materiale in rame, trapani e avvitatori, batterie per auto gettate nella centro raccolta di via Chiavornicco, un navigatore e un fornetto. Nelle portiere dell'auto sono stati rinvenuti anche pinze, cesoie, cacciaviti, un coltello da cucina e una mannaia. Il sospetto è si tratti di utensili utilizzati per tagliare in più punti la recinzione dell'ecocentro (è stata danneggiata anche la rete metallica della sede della Protezione civile, ma la struttura non è stata violata).


L'ARRESTO
Il 63enne è stato arrestato e ha nominato come difensore di fiducia l'avvocato Paola Chiandotto. Il sostituto procuratore Marco Faion ha chiesto che fosse processato per direttissima: ieri l'arresto è stato convalidato e l'udienza aggiornata al 14 giugno per consentire alla difesa di valutare un'ipotesi di patteggiamento. Il giudice monocratico Piera Binotto (vpo Patrizia Cau) ha applicato la misura cautelare dell'obbligo di dimora a Vittorio Veneto.

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