Segano il portone del duomo e rubano le offerte: il colpo prima dell'alba

Il portone laterale del duomo divelto
PIAZZOLA SUL BRENTA - Tagliata con una sega elettrica una delle porte laterali del duomo e scassinate le tre cassette delle offerte dei candelabri. Sdegno che si unisce al...

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PIAZZOLA SUL BRENTA - Tagliata con una sega elettrica una delle porte laterali del duomo e scassinate le tre cassette delle offerte dei candelabri. Sdegno che si unisce al profondo dolore morale di tutta la città. Danno economico calcolato tra i 300 ed i 400 euro, molto di più sarà speso per aggiustare quanto distrutto. Il furto è avvenuto alle cinque. Ci si è accorti poco dopo l’apertura della chiesa. Chi ha agito sapeva bene il fatto suo e pensava di trovare chissà che cifra. «Sono entrati dalla porta laterale della facciata ovest che guarda verso il centro parrocchiale - indica il parroco don Guido Dalla Gassa - c’è stato un primo tentativo sulla porta del lato opposto che si affaccia alla strada. Hanno trovato del ferro e si sono fermati. Hanno tagliato un pezzo preciso della porta per aprirla. Distrutto anche il montante, ci sarà bisogno della sostituzione. In chiesa hanno rubato le offerte dei fedeli contenuti in tre candelabri. Chi ha agito deve essere ben capace - continua il sacerdote - le cassette sono di ferro massiccio e nonostante questo le hanno aperte. Non sono recuperabili, mentre i candelabri penso di sì”.

SACRESTIA RISPARMIATA

Non risultano altri danni in chiesa. I ladri non sono andati in sacrestia. Lo avessero fatto, non avrebbero comunque trovato nulla di prezioso. Il denaro c’è solo nelle cassette delle offerte che non vengono ovviamente svuotate ogni giorno. «Siamo mortificati per l’accaduto - continua don Guido - la chiesa è espressione di bontà e di fede da parte della gente. L’accaduto è un insulto sia per l’ambiente, ma soprattutto per le persone. Questa volta è stata risparmiata la sacrestia. É il terzo furto negli anni. La prima volta erano entrati proprio dalla porta che hanno distrutto. L’avevamo rinforzata, ma contro una sega elettrica si può fare ben poco. La seconda volta erano andati in sacrestia rubando un calice e le chiavi del tabernacolo. Adesso hanno fatto questo che mai ci saremmo aspettati».


Si vedrà se l’assicurazione della Diocesi di Vicenza, nella quale ricade la parrocchia piazzolese della Natività della Beata Vergine Maria e San Silvestro, potrà dare qualche ristoro. In ogni caso i danni vanno rimediati nel tempo più breve possibile con relativa spesa. Forte la condanna per l’accaduto anche da parte del sindaco Valter Milani. Quella di Piazzola sul Brenta è una comunità da sempre vocata alla solidarietà e all’aiuto. La parrocchia è attenta a chi ha necessità. Di certo chi ha agito l’altra notte lo ha fatto non perché in stato di bisogno. Le indagini sono in corso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino