CASTELFRANCO - Gli rubano il casco che gli era stato donato dallo zio morto in un incidente stradale: appello perché i ladri si mettano la mano sul cuore e lo...
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IL COLPOIl casco è stato rubato al 16enne tra le 21 e le 23 del 21 aprile, nel park del bowling. Antonio lo aveva donato al nipote come simbolo di affetto e della loro passione per le due ruote. Un casco particolare, uguale a quello del loro idolo Valentino Rossi, con disegnata la tartaruga e il numero 46. «Quando mio figlio è tornato a casa era amareggiato e furioso - spiega Silvia -. Dopo la partita con gli amici era tornato a prendere lo scooter e ha trovato la catena tranciata e il casco non c'era più. Ha pensato allo scherzo di un amico ma ha subito capito che non era così. E gli è crollato il mondo addosso». Antonio Macrí aveva scelto con molta cura il regalo per il nipote, ispirandosi al loro amore per le moto. Ed era stata proprio la passione per i bolidi a due ruote, la prima domenica di primavera, a tendergli un agguato mortale tra la zona industriale di Vedelago e Castelfranco, all'altezza della pizzeria LV, mentre viaggiava con una Ducati 1199 Panigale rossa. Fatale uno scontro con la Bmw guidata da una 37enne castellana. Antonio era molto prudente e aveva trasmesso quel rispetto delle regole al nipote, insieme all'amore per il motociclismo.
DONO SPECIALEE il casco rappresentava quel legame tra zio e nipote. «Per noi è importante riaverlo - dice ancora Silvia -. Chi lo ha preso lo può riportare al bowling anche in forma anonima. Mio figlio è andato anche dai gestori del bowling a chiedere se ci fossero le telecamere nel parcheggio per risalire al colpevole». Solo il casco del 16enne è stato rubato, mentre il ladro ha ignorato quelli degli amici che erano con lui. «A noi non interessa sapere chi lo ha preso, ci basta riaverlo - conclude Silvia -. Oggi andremo a sporgere denuncia, nel frattempo chi lo trova lo può riportare al bowling, noi andremo a prenderlo lí».
Lucia Russo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino