DOLO - Furto di denaro, borse griffate, cellulari e telecamere per un valore approssimativo di circa 25.000-30.000 ai danni di una comitiva di turisti della Malesia in viaggio nel...
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Il sopralluogo eseguito sul luogo del furto dal personale della Sezione Polizia di Venezia e le successive indagini hanno consentito di acquisire degli indizi certi sui responsabili del fatto criminoso, che risultavano aver utilizzato un’autovettura Volkswagen Touran. Attraverso l’auto, infatti, si è risaliti ad un cittadino cileno, già segnalato per un fatto analogo in Spagna e recentemente arrestato a Roma per un furto con destrezza commesso in concorso con altri tre connazionali su un’autovettura in sosta. Dai conseguenti accertamenti si è appurato che il gruppo criminoso dopo il furto si era recato a Firenze.
Nella tarda mattinata di ieri 30 novembre la Polizia Stradale si è spostata nella provincia toscana e a seguito di perlustrazione e osservazione riservata, ed è riuscita ad individuare l’autovettura ricercata, con a bordo diverse persone. Gli operatori nel seguire con discrezione il veicolo e gli occupanti hanno appurato come questi stavano effettuando un sopralluogo aggirandosi intorno all'aeroporto ed ai parcheggi controllando le auto e gli autobus in sosta. Rientrati nel centro cittadino di Firenze, sempre durante le fasi del pedinamento, il veicolo è stato visto entrare in un parcheggio sotterraneo e successivamente sono stati individuati cinque soggetti all’interno dell’attiguo ristorante. Poco dopo i cinque individui sono usciti velocemente dal ristorante e con fare circospetto sono entrati nell’attiguo garage sotterraneo, trascinando un trolley bianco che avevano appena sottratto ad una giovane turista giapponese che stava cenando all’interno del locale. E' così scattato l'arresto in flagranza. La perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare diversa valuta italiana, sterline inglesi e dollari americani, nonché oggetti presumibilmente sottratti ai turisti malesi nel furto avvenuto in provincia di Venezia alcuni giorni prima. Gli arresti sono stati confermati dall’A.G., con la condanna all’obbligo di dimora per quattro degli arrestati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino