Sono accusati di centinaia di furti in tutta Italia: a processo i gemelli Trushi

I gemelli Edmond e Eduard Trushi
ROVIGO - I gemelli del furto, Edmond ed Eduard Trushi, 33 anni, i fratelli albanesi accusati di aver messo in fila centinaia di razzie, sono finiti alla sbarra anche a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROVIGO - I gemelli del furto, Edmond ed Eduard Trushi, 33 anni, i fratelli albanesi accusati di aver messo in fila centinaia di razzie, sono finiti alla sbarra anche a Rovigo. Ieri, infatti si è aperto il processo che vede i due accusati di una serie di 16 fra furti tentati e compiuti, tutti concentrati in meno di due settimane, nell’estate del 2015, messi a segno in mezzo Polesine. Il 20 giugno a Stienta ad Edmond vengono addebitati un tentato furto, fallito perché il padrone di casa si era accorto della presenza di estranei nella sua abitazione, e uno messo a segno portando via una borsa e un marsupio con ben 2.600 euro in contanti. Sempre la stessa sera, ma a Calto, all’altro fratello vengono addebitati un tentato furto, sventato dall’abbaiare del cane, e due furti messi a segno, uno dopo essere entrato con un foro sull’infisso di una finestra e rubando 500 euro, l’altro, sempre con lo stesso metodo, mettendo però le mani solo su 80 euro.   A Edmond vengono poi addebitati i due furti compiuti a Sant’Apollinare il 26 giugno, uno in appartamento, rubando gioielli e contanti e uno su un’auto, rubando 80 euro e documenti. La notte successiva, invece, a Pontecchio, altri due colpi in altrettante abitazioni, in una rubando 400 euro, oggetti in oro e un cellulare, nell’altra 600 euro. Il 29 giugno era stata poi la volta di Loreo, sempre con la tecnica nel buco dell’infisso, con due case visitate e un bottino complessivo di 100 euro e un assegno da 337 euro. Il 30 giugno ad Adria, un colpo andato in fumo ancora una volta grazie alla presenza di un cane, e uno a segno, rubando 350 euro in contanti. Il primo luglio, una spaccata a un’auto a Villadose, rubando una carta di credito, mentre il 3 luglio altri due furti in abitazione, a Polesella, con circa 450 euro complessivi asportati oltre a effetti personali, titoli e documenti. Poco giorni dopo, nel luglio di quella stessa estate, i due fratelli, residenti a Castiglione delle Stiviere, erano stati arrestati con la “Operazione gemelli”, accusati di oltre 100 furti in tutto il Centro e Nord Italia.

Oltre a 25mila euro in contanti, orologi e gioielli rubati erano stati trovati nascosti nascosti nella gabbia dei piccioni viaggiatori di cui sono appassionati. Per comunicare, però, usavano dei telefoni intestati a extracomunitari, di Gambia, Mozambico o Pakistan, che cambiavano continuamente. Per spostarsi, invece, usavano una Ford Mustang e una Mercedes Slk. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino