Bottino di 11mila euro tra cellulari, pc e Nintendo: coppia in manette

Bottino di 11mila euro tra cellulari, pc e Nintendo: coppia in manette
TRIESTE -  I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Trieste nei confronti di un 40enne e di una 33enne ,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TRIESTE -  I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Trieste nei confronti di un 40enne e di una 33enne , entrambi originari della provincia di Foggia, responsabili di furto aggravato in concorso. Il modus operandi era collaudato: con l’ausilio di un ragno antitaccheggio asportavano prodotti tecnologici dal banco espositivo dei negozi che poi prontamente nascondevano in una borsa munita di schermatura per eludere i sistemi di allarme. Così facendo, tra il mese di agosto e settembre di quest’anno, in più occasioni avevano messo a segno colpi presso i centri commerciali triestini de “Il Giulia” e “le Torri d’Europa”. Complessivamente sono stati contestati alla coppia cinque eventi nel corso dei quali avevano asportato merce per complessivi 11.000 euro tra smartphone, pc e consolle Nintendo.

L’attività investigativa condotta dai Carabinieri di via Hermet, che ha visto anche il fattivo contributo della responsabile di uno dei negozi derubati, si è concentrata sull’acquisizione delle immagini dei sistemi di sicurezza dei centri commerciali e delle vie limitrofe. Dapprima è stata la donna ad essere riconosciuta e questo ha permesso di ricostruire i movimenti della banda. È risultato che la coppia avesse affittato un appartamento in provincia di Udine e da lì si spostasse per compiere colpi in tutto il nord est. La donna, inoltre, è stata denunciata anche per evasione poiché, al momento dei furti, avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Foggia.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino