Auto parcheggiate razziate in pochi secondi: il metodo della famiglia sinti

Auto parcheggiate razziate in pochi secondi: il metodo della famiglia sinti
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PADOVA - Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piove di Sacco (Padova) e della Stazione Carabinieri di Bovolenta, hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti dei membri di una famiglia di origine sinti, in applicazione a un'ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Venezia. Gli investigatori li ritengono responsabili di una serie di furti aggravati commessi su autovetture in sosta e di utilizzo indebito di carte di pagamento.


Si tratta di Simone Hudorovich, 32enne di Cavarzere (Venezia), per il quale è stata disposta la la detenzione in carcere, e dei fratelli di 30 e 27 anni, sottoposti entrambi all'obbligo di dimora nei comuni di residenza. I tre sono indagati in relazione a 20 reati di furto aggravato e due di indebito utilizzo di carte bancomat, commessi nelle province di Padova, Venezia, Rovigo e Ferrara, tra i mesi di aprile e ottobre 2017.

Il modus operandi era ormai collaudato: dapprima individuavano le potenziali autovetture, prediligendo quelle in sosta presso aree isolate (soprattutto argini e zone di campagna), talvolta in aree di servizio, quindi attendevano il momento propizio quando le vittime lasciavano incustodito il veicolo, anche per pochi secondi, per introdursi nell'abitacolo approfittando delle portiere lasciate aperte o infrangendo direttamente il finestrino. Il danno complessivo causato alle vittime si aggira in diverse migliaia di euro, frutto di razzie commesse su veicoli di ogni tipo: autovetture, furgoni, camion, camper e, in un'occasione, addirittura un pullman a Venezia.
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Il Gazzettino