Fuori pericolo lo scialpinista 54enne sepolto sotto la neve per 20 ore. Gli esperti: «E' un miracolo»

L'imprenditore Carluccio Sartori è fuori pericolo
VILLANOVA MARCHESANA - La notizia ha raggiunto il paese ieri verso mezzogiorno: Carluccio Sartori sta meglio ed è fuori pericolo. Ci vorrà del tempo per la...

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VILLANOVA MARCHESANA - La notizia ha raggiunto il paese ieri verso mezzogiorno: Carluccio Sartori sta meglio ed è fuori pericolo. Ci vorrà del tempo per la ripresa, ma dopo i primi accertamenti i medici hanno comunicato che non solo il 54enne imprenditore si riprenderà, ma al momento non risultano danni permanenti. Ha superato la fase critica del riscaldamento corporeo, anche se per ora resta in terapia intensiva all’ospedale San Maurizio di Bolzano.


È una storia che ha del miracoloso, lo riconoscono anche i parenti che ieri hanno diffuso ieri la notizia in paese: è proprio un messaggio della sorella a trasmettere speranza e sollievo a tutti coloro che aspettavano aggiornamenti in Polesine, incluso il primo cittadino Ricardo Rigotto che è in contatto costante con i familiari. Ci vorrà comunque del tempo per riprendersi pienamente, al polesano di 54 anni scialpinista travolto dalla neve e rimasto sepolto circa 20 ore tra giovedì e venerdì.

TRAVOLTO

Sartori, che è esperto di attività in montagna, era partito per un’escursione di scialpinismo in solitaria giovedì scorso in Alto Adige, in Val Badia: non avendo fatto ritorno al Camping Sass Dlacia di San Cassiano, è scattato l’allarme. È stato il figlio a chiamare i soccorsi dopo aver provato senza successo a contattarlo telefonicamente. Le ricerche si erano attivate già nella serata di giovedì, ma dato il pericolo valanghe e il buio, si sono interrotte sino al venerdì mattina quando sono riprese all’alba, circa alle 7 del mattino. Carluccio Sartori è rimasto tutta la notte sepolto dalla neve a meno 10 gradi centigradi e gran parte della mattina seguente, essendo stato estratto venerdì in tarda mattinata.
La tecnologia di ultima generazione ha giocato un ruolo centrale nel ritrovamento. È stato rintracciato e recuperato dopo che i soccorritori avevano notato un guanto e poi il braccio grazie all’Arva, un dispositivo elettronico sviluppato proprio per aiutare a rintracciare le vittime di slavina. Arva fa parte dei dispositivi essenziali per la sicurezza nelle attività “freeride” come lo scialpinismo ed emette un segnale radio-acustico costante per guidare i soccorritori che sentono il rumore aumentare man mano che si avvicinano alla vittima. Si tratta di un’attrezzatura salvavita in situazioni di pericolo per neve, fango o ghiaccio come in questo caso.

LA FELICE SORPRESA


Non se lo aspettavano proprio, i soccorritori di trovarlo vivo dopo tutte quelle ore sotto la neve. Statisticamente si sarebbero aspettati di recuperare il corpo. Invece una condizione fisica eccezionale e il cosiddetto effetto igloo, originato dalla particolare conformazione del deposito di neve, hanno permesso di respirare e sopravvivere per tutto quel tempo a Carluccio. Le sue condizioni erano comunque molto delicate. Sartori era al terzo e più grave stadio dell’ipotermia, che si divide in lieve fino a temperature corporee di 32 gradi, moderata a temperature corporee tra 26 e 32 gradi e grave a temperature corporee inferiori a 26 gradi. A quel punto, secondo i manuali di medicina, le funzioni vitali risultano compromesse, si riscontra perdita di coscienza e si rischia l’arresto cardiorespiratorio che interviene se la temperatura si abbassa ulteriormente. Incredibilmente, Sartori al momento del ritrovamento era cosciente e ha anche parlato ai soccorritori nonostante la temperatura corporea fosse a 23 gradi. Ha dimostrato resistenza eccezionale anche durante le cure, tanto da riuscire a essere dichiarato fuori pericolo nell’arco delle 24 ore successive.
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Il Gazzettino