OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BELLUNO - «Una società di medie dimensioni che questa stagione ha speso 800mila euro di elettricità la prossima ne spenderà 2 milioni e 200mila. Francamente non so dove andrà a prendere i soldi». A parlare è Marco Grigoletto, presidente veneto dell'Associazione nazionale impianti a fune (Anef). Snocciola i numeri e ci si rende subito conto che l'impatto del caro bolletta sulla stagione invernale rischia di essere deflagrante per il comparto del turismo bianco. Le avvisaglie di quello che potrebbe succedere nel giro di pochi mesi sono già sotto gli occhi degli addetti ai lavori. «Ho ricevuto due telefonate di nostri associati, nelle ultime ore, che mi hanno detto che a luglio, pagato il personale e pagate le bollette sono in perdita». Le stime degli aumenti dei prossimi mesi non sono rassicuranti. «Ho visto le tabelle - prosegue Grigoletto - e si parla di arrivare a 0,78 centesimi al kw ora, adesso siamo a 0,50 ma nel 2019 era 0,10. L'incremento supera il 600 per cento». Lo spettro razionalizzazioni, che si pronuncia solo a mezza bocca, fa ancora più paura a chi ancora deve riprendersi dai 22 mesi di blocco per il covid. «Uno stop è impensabile - mette subito in chiaro Grigoletto - non vorrei trovarmi a dicembre con alcuni impianti che non si possono usare. Le nostre strutture hanno dei picchi di consumi ma non hanno un assorbimento costante. Insomma, non rubiamo energia a tutti».
L'IMPATTO SUL TURISMO
Per chi aspetta solo che arrivi la prima neve per agganciare gli scarponi agli sci gli incrementi non saranno certo dello stesso ordine di grandezza.
LE PREVISIONI
Insomma tutto nero? «No, non siamo pessimisti, bisogna mantenere i nervi saldi e lavorare per ottenere risultati concreti. Questo aumento dei prezzi dell'energia sembra strano e sembra un guadagno delle grandi imprese distributrici. Noi ci muoveremo con l'Anef nazionale con gli altri settori di Confindustria per fare pressione sulla politica. Consapevoli di non essere, tra l'altro, i più penalizzati. Ma adesso più che mai dobbiamo fare squadra».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino