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BELLUNO - È l'enciclopedia dei funghi, basata sul territorio bellunese, ma valida per l'intero territorio del Nordest, con l'esclusione del Carso. Ed è aggiornata, con più di mille specie rivisitate attraverso i nuovi studi di genetica. Sgretolando, a volte, vecchi generi, quelli che riguardano, per esempio, le quattro specie di boletus. È stato presentato ieri a Palazzo Piloni, sede della Provincia di Belluno, l'atlante fotografico 1260 funghi della provincia di Belluno (Dbs editore, 30 euro), frutto di una collaborazione tra molti specialisti del Triveneto coordinati da uno dei massimi conoscitori di funghi d'Italia, consulente di molte Ulss venete, il bellunese Fabio Padovan.
EVITARE ERRORI
«Abbiamo fatto una scelta tra le specie più frequenti che interessano gli appassionati cercatori. In realtà sono 5 mila quelle presenti, e ogni anno se ne individuano di nuove, quelle che, magari, compaiono ogni 20-30 anni spiega Padovan che è, anche, presidente del Gruppo micologico Bresadola di Belluno ho coinvolto gli specialisti di vari ambiti, in nome della precisione, per evitare errori presenti in alcune pubblicazioni divulgative».
LA STRUTTURA
Le schede, divise in base alla forma del fungo (a mensola, a coppa) sono accattivanti nelle immagini, evidenziando caratteri superiori ed inferiori. Puntuali le informazioni, comprese quelle relative alla commestibilità e tossicità e ai vari tipi di avvelenamenti. «Ci sono le specie con il doppio pallino rosso, mortali, perché demoliscono o fegato o reni», precisa Padovan, citando Amanita phalloides, Amanita virosa, Cortinarius speciosissimus,Cortinarius orellanus, Galerina marginata.
PER IL TURISMO
Il lavoro è stato sostenuto dall'Ente Provincia: «La valenza di questo atlante, che tocca l'intero territorio provinciale, riguarda anche il turismo ha precisato Simone Deola, assessore ad ambiente e cultura a Palazzo Piloni non in quanto ricaduta sui pernottamenti, ma nell'attirare chi ama andar per funghi». Deola ha ricordato che le vendite dei permessi, giornalieri o mensili, rappresentano un introito. La vendita dei tesserini, infatti, va dritta nelle casse delle Unioni montane che devono reinvestire il fondo sulla voce tutela ambientale.
COME OTTENERLO
Il volume, dedicato ai cercatori, è ordinabile sul sito dall'editore (Dbs di Seren del Grappa) senza costi di spedizione aggiunti. Disponibile, comunque, anche in alcune librerie di Belluno e provincia.
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Il Gazzettino